Roma, 6 giugno 2008
Al dottor Giovanni Petrucci
Al dottor Raffaele Pagnozzi
Al dottor Ernesto Albanese
Al dottor Nicola Schiavone
Al dottor Riccardo Agabio
Egregi dottori,
abbiamo avuto notizia che il presidente della Federazione tiro con l’arco in un incontro con i lavoratori e le lavoratrici della federazione, in merito all’applicazione del Contratto Collettivo di Lavoro e precisamente dell’articolo 30, avrebbe sostenuto la seguente tesi: per chi non passa, niente più trasferte e niente più straordinari .
E’ noto come le trasferte abbiano bisogno di personale che sappia cosa deve esser fatto in certe circostanze e certamente non rappresentano gite scolastiche. E’ noto come lo straordinario rappresenti lo strumento contrattuale che si usa per necessità di servizio non prevedibili e quindi non debba essere giocato come strumento di ricatto economico.
Poste queste premesse , nelle parole del presidente della Federazione tiro con l’arco, può leggersi nella migliore delle ipotesi una ignoranza delle norme contrattuali e nella peggiore delle ipotesi un atteggiamento contrario al dettato contrattuale.
Se fosse vera la prima ipotesi urge un corso di formazione ed informazione.
Se invece fosse vera la seconda ipotesi, teniamo a rappresentarvi che nessun comportamento di tal genere passerà sotto silenzio e senza una reazione proporzionata.
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone