VVF – Piante organiche – Il tavolo tecnico volge al termine: prime valutazioni.

18 Luglio 2011


Logo dei Vigili del Fuoco

Piante organiche – Il tavolo tecnico volge al termine: prime valutazioni.

21.05.2008 – Con la riunione del 19 maggio u.s. sui direttivi e un ulteriore approfondimento delle specializzazioni si avvia a conclusione il lavoro del tavolo tecnico, istituito dall’Amministrazione per la distribuzione sul territorio degli organici stabiliti dal d.lgs. 217/05.
 
I lavori odierni sono stati conclusi alla presenza del Capo del Corpo, Ing. Antonio Gambardella e siamo in attesa dell’elaborato definitivo della spalmatura degli organici nelle strutture centrali e periferiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, accompagnato da una nota tecnica su come si sono articolati i lavori.

Premesso che daremo le nostre valutazioni complessive in sede di confronto politico, sintetizziamo di seguito le modalità di lavoro del tavolo tecnico:

– riconduzione dei mutamenti di organico intervenuti dal DPCM del 29 aprile 1997, con vari provvedimenti legislativi intervenuti fino ad oggi, di aumento teorico dello stesso di 3.250 unità, ad una rimodulazione complessiva della distribuzione sul territorio basata su numeri standard per tipologia di sede e per settore, sia esso operativo che amministrativo-informatico;
– utilizzo in tal senso del recupero di organici derivanti dal riordino degli aeroporti;
– dotazione organica degli uffici centrali e delle Direzioni Regionali;
– riconduzione di oltre 400 ispettori nella qualifica di Capi Reparto;
– organici dei settori specialisti e loro riordino.

Tra le numerose e articolate obiezioni sollevate dalla delegazione della CGIL al tavolo tecnico, sulle quali abbiamo registrato condivisioni e contrasti, cospicue sono state anche quelle sugli organici degli specialisti, sia i sommozzatori, piuttosto che i portuali, i TLC o gli elicotteristi (per i quali, in conformità alla 217/05, si è addirittura tornati indietro rispetto alla costituzione del Settore Aeronavigante), in quanto abbiamo sempre contestato che una pianta organica di spalmatura degli organici potesse in realtà essere utilizzata per un riordino, per il quale riteniamo, invece, siano utili confronti specifici e più approfonditi per determinare i modelli organizzativi, gli indicatori di rischio e le dipendenze funzionali.

In realtà tale ragionamento dovrebbe essere alla base di tutto il complesso degli organici di tutti i settori e in particolare di quello operativo legato al soccorso, secondo noi da approfondire in sede di confronto politico una volta in possesso del lavoro nella sua completezza.

In quel contesto sarà necessario affrontare una specifica riflessione sull’enorme divario tra l’organico teorico, indicato nelle mappe, con il reale che deve fare i conti con una drammatica carenza di organico dovuta al mancato reintegro del turn-over, con l’accumulo di carenze effettive oltre le 3.000 unità nel settore operativo che si prevede aumenteranno ancora nei prossimi anni, più almeno altre 500 nel SATI, alle quali si devono sommare enormi carenze strutturali: infatti è noto che i Vigili del fuoco dovrebbero essere 45.000 in base agli standard europei di 1 vigile del fuoco ogni 1.500 abitanti e invece sono poco più di 33.000 teorici (incluso il SATI) e realmente operativi poco più di 26.000.

Una condizione di arretratezza sicuramente insuperabile attraverso “i ritocchini” apportati nelle P.O., poiché serve una concreta iniziativa sindacale e politica di ampio livello, che individui precise scelte di campo nello stanziamento di adeguate risorse finanziarie e riforme altrettanto importanti.

La delegazione FPCGIL VVF  
F. Moretti-M.D’Ambrogio-V.Zazzaro

 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto