CCNI E RIORGANIZZAZIONE
In data 5 marzo siamo stati convocati per discutere di una serie di questioni di peso che
impegnano da tempo il tavolo nazionale. In particolare, il Contratto Collettivo Integrativo di
Agenzia, la stabilizzazione dei distacchi, la riorganizzazione delle strutture periferiche
dell’INL.
In primo luogo, abbiamo affrontato il tema del Contratto Integrativo, parte normativa e
parte economica. Per la parte normativa, abbiamo cercato di esplicare ulteriormente alcune
particolari previsioni contrattuali, sulla base delle proposte presenti nella nostra piattaforma
unitaria.
Abbiamo chiesto di precisare meglio il riferimento alle progressioni verticali e alla riserva
di posti per i futuri concorsi.
Abbiamo ribadito la necessità di prevedere, su richiesta motivata, un possibile rinvio al
tavolo interregionale nel caso in cui non venga raggiunto l’accordo nell’ambito della
contrattazione integrativa territoriale, entro termini prestabiliti.
Abbiamo evidenziato la necessità di agevolare la partecipazione dei componenti le RSU
alle riunioni sindacali convocate dall’Amministrazione, particolarmente riferiti ai tempi
di percorrenza allorquando necessiti raggiungere la sede del confronto diversa da quella di
servizio dei singoli, nei casi di sedi accorpate. L’Amministrazione si è impegnata a trovare
soluzioni che evitino di penalizzare i rappresentanti sindacali e consentano il regolare e
proficuo svolgimento delle riunioni.
Abbiamo proposto di introdurre una clausola specifica sulla trasparenza, che impegni
l’Amministrazione a fornire specifiche informazioni a consuntivo alle OO.SS. e alle RSU in
relazione a: distribuzione ore di lavoro straordinario, partecipazione ai corsi di formazione
professionale e arbitrati. Analogamente anche per la distribuzione delle risorse del Fondo
Risorse Decentrate e DM 6 marzo 2018 (ex Poletti), fornendo alla RSU e alle OO.SS. un
prospetto dettagliato sulle somme di salario accessorio attribuite ai singoli lavoratori
dell’Ufficio.
Per quel che riguarda la parte economica, segnaliamo la concreta disponibilità
dell’Amministrazione a prevedere stabilmente, a partire dal CCNI 2019 – considerando gli
stanziamenti previsti dalla Legge di Stabilità – un sistema indennitario che, in linea con le
previsioni del CCNL 2016-2018 (art. 77, comma 2, lettera d), sia correlato allo svolgimento
di attività di particolare responsabilità, anche di natura professionale (si pensi agli ispettori
o al legale, ad esempio, ma anche a chi ricopre incarichi di responsabilità).
Riteniamo, poi, una riflessione sui criteri che equiparano le assenze consentite da specifiche
leggi, alle presenze equiparate, così da individuare con più accuratezza le fattispecie di assenze
meritevoli di attenzione particolare.
Riguardo alla differenziazione della premialità individuale (prevista dalla normativa
nazionale e, da ultimo, dal c.d. “Decreto Madia”), crediamo si debba trovare un modo per
sondarne l’applicazione, così da vederne gli effetti concreti e capire come intervenire in
futuro.
Altro punto in discussione è la stabilizzazione del personale in distacco.
L’Amministrazione ritiene di poter stabilizzare immediatamente solo la situazione ereditata
per il personale distaccato prima della nascita dell’Agenzia. Abbiamo ribadito che sarebbe
opportuno, per chiudere con il passato e addivenire a regole certe sulla mobilità procedere
alla sanatoria per tutti i lavoratori attualmente in situazione di distacco, l’Amministrazione
comunque non ha modificato la propria posizione. In ogni caso, la decisione conclusiva sul
punto verrà presa nel corso della prossima riunione.
Nel corso dell’incontro, protrattosi nel pomeriggio, ci è stata data un prima non
approfondita informativa sulla riorganizzazione degli uffici periferici. In allegato vi
trasmettiamo la documentazione trasmessa dall’Amministrazione.
La nuova organizzazione prevede un riordino a livello centrale già presentato in precedenza
– che ha visto la istituzione di due nuove Direzioni Centrali -, una nuova articolazione
territoriale che individua competenze specifiche per IIL e ITL e la creazione di una unità di
raccordo regionale, nelle ITL di capoluogo dove non è presente un interregionale.
Per attività di carattere trasversale che coinvolgono più sedi, potranno essere create
unità di progetto; per queste attività pensiamo debbano essere coinvolti, ad esempio, il
personale informatico e gli ispettori tecnici.
L’impianto presentato prevede un’organizzazione delle strutture articolata per processi e
per team.
Sono individuati, in linea generale, quattro processi produttivi:
– Vigilanza (all’interno del quale si potrà istituire anche un team amministrativo);
– Legale;
– Pianificazione, controllo e funzionamento (che si occuperà della gestione delle risorse
umane, finanziarie e strumentali e del controllo di gestione);
– Servizi all’utenza (che si occuperà anche di vertenze di lavoro comprese le conciliazioni
monocratiche, rilascio autorizzazioni, inchieste infortuni, servizio di turno, convalide delle
dimissioni, URP).
In prima analisi, abbiamo chiesto un maggiore coinvolgimento fattuale del personale
amministrativo all’interno degli specifici processi lavorativi, ad esempio prevedendo di
affidare a questi colleghi – ovviamente preventivamente ed adeguatamente formati – la
raccolta di richieste di intervento, gli incontri di conciliazione, ovvero ancora la gestione del
fascicolo ispettivo. Allo stesso modo riteniamo importante, anche in considerazione della
istituzione della nuova Direzione Centrale, disciplinare ruolo e competenze del personale informatico.
Ogni sede avrà mediamente i quattro processi sopra descritti (fanno eccezione le sedi più piccole – in cui il numero si ridurrà – e quelle più grandi – in cui si potrà separare il Processo Funzionamento da quello di Pianificazione e Controllo). All’interno dei suddetti processi potranno essere costituiti dei team di lavoro, laddove sia presente un numero minimo di personale. In caso contrario, i lavoratori risponderanno direttamente ai Responsabili di Processo.
L’idea è quella di determinare a monte il numero totale dei processi e dei team, in cui articolare ogni sede, così da avere i numeri precisi per la istituzione di un sistema indennitario condiviso anche per i responsabili. Abbiamo chiesto di prevedere l’eventuale aumento dei numeri, in caso di particolari situazioni o necessità, solo dopo la valutazione dell’IIL e del Direttore dell’INL.
Per la individuazione dei responsabili di processo e dei responsabili di team, abbiamo chiesto che siano introdotti ed esplicitati criteri oggettivi, concordati con le OO.SS., che contemplino competenza, pari opportunità e continuità dell’azione amministrativa. L’Amministrazione ci ha assicurato che sta provvedendo a determinare regole e criteri di nomina e ce li presenterà, probabilmente, già alla prossima riunione, fissata per il 25 marzo.
In conclusione, abbiamo espresso la necessità di sostanziare ulteriormente la riorganizzazione presentataci, ad esempio chiarendo nel dettaglio quali saranno i compiti dei responsabili, in modo tale che i soggetti coinvolti comprendano che lavorare in team (struttura orizzontale) non è la stessa cosa che lavorare in una linea o in un’area operativa (struttura verticale) e che il capo area e il responsabile di processo (primus inter pares) sono concetti sostanzialmente diversi.
Riteniamo indispensabile coinvolgere nel procedimento organizzativo tutto il personale, a cui dovrà essere fornita una formazione adeguata ed estesa, altrimenti sarà difficile ottenere un cambio di mentalità nell’approccio lavorativo. Il rischio concreto è che si cambino le denominazioni, ma di fatto non cambi niente, con grave delusione di tutti.
Roma, 7 marzo 2019
FP CGIL CISL FP UIL PA
Matteo Ariano Antonella La Rosa Bruno Di Cuia