Con la circolare n. 4464 dell’1/02/2019 avente ad oggetto “Cessazioni dal servizio del
personale scolastico dal 1° settembre 2019 a seguito delle disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata introdotte dal decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4. Indicazioni operative” il MIUR tramite il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione ha dato disposizioni per la gestione delle domande di cessazione dal servizio, indicando metodologie e scadenze sulla base “dei recenti accordi condivisi tra i vertici dell’INPS e quelli del MIUR”.
Nella fattispecie viene fissata la data del 31 marzo 2019 come termine ultimo per la sistemazione delle istanze POLIS presentate entro il 12 dicembre 2018 e quella del 17 maggio 2019 per le istanze POLIS presentate dopo il 12 dicembre ed entro il 28 febbraio 2019.
Viene inoltre data indicazione agli Ambiti territoriali e provinciali del MIUR e alle Istituzioni scolastiche di utilizzare esclusivamente, per i pensionamenti 2019, l’applicativo nuova Passweb, in qualità di strumento di scambio di dati fra l’Istituto e le pubbliche amministrazioni, riservando a casi eccezionali la possibilità di utilizzare il sistema SIDI aggiornando i dati settimanalmente e comunque entro le scadenze indicate.
Sappiamo che gli USR si stanno comportando in maniera piuttosto disomogenea rispetto alla gestione delle istanze di pensionamento, e ci vengono segnalate molte criticità. Per avere un quadro completo vi chiediamo quindi di comunicarci la situazione sui vostri territori ed in particolare:
Effettiva possibilità di rispettare le tempistiche indicate
Gestione o meno del passaggio al sistema Passweb (e nel caso eventuali accordi per
formazione con INPS provinciale etc.)
Rapporti con le Istituzioni Scolastiche sul tema specifico (delega di funzioni e/o
collaborazione)
Questi dati ci saranno utili nel confronto con l’Amministrazione che pare a tutt’oggi
sottovalutare gli effetti dell’entrata in vigore del decreto 28 gennaio 2019, n.4 sulle attività degli
uffici e sui carichi di lavoro degli addetti, con il rischio effettivo di non riuscire a garantire il diritto a
pensione ai lavoratori che fanno istanza.
Crediamo sia evidente che, a fronte di tale sottovalutazione, non possiamo permettere che
le responsabilità di eventuali disservizi ricadano sui lavoratori, e che magari su questa base si
rischi che venga messa in discussione l’attribuzione delle funzioni in capo agli USR.
FP CGIL Nazionale
Anna Andreoli