Tanti gli aspetti sui quali è necessario lavorare, secondo la Funzione Pubblica Cgil. Primo tra tutti le assunzioni al femminile. Infatti al momento è prevista nel Corpo di Polizia Penitenziaria una presenza di donne pari al numero di detenute, attualmente appena il 5%, limite posto solo in questo Corpo. Non si tiene conto di tutti quei ruoli che non prevedono il lavoro con i detenuti, per i quali i concorsi sono aperti ai soli uomini. “Percentuale veramente bassa e misura priva di buon senso. Per questo stiamo lavorando nella direzione di calibrare una proposta assunzionale che tenga conto sì delle specificità e criticità dei ruoli e delle situazioni di pericolo potenziale, ma anche dell’importanza di dare alle donne l’opportunità di svolgere questo lavoro”. Altrettanto importante, fa sapere il sindacato, è la previsione di un’assistenza psicologica per i dipendenti degli istituti penitenziari, che chiaramente si rivolga indistintamente a uomini e donne. “Un atto di civiltà che tarda fin troppo ad entrare nella realtà delle carceri”. In seguito la Fp Cgil chiede un adeguamento delle strutture e dei servizi: bagni, docce e servizi igienici per le lavoratrici, stanze per il pernottamento, spogliatoi e armadietti personali, che al momento sono condivisi tra colleghe donne e colleghi uomini. Altro aspetto è quella della tutela delle lavoratrici madri, attraverso una serie di misure di flessibilità di orari e turni, prevedendo anche delle agevolazioni per quanto riguardo gli asili nido delle strutture. Infine non va trascurata la formazione e la sensibilizzazione al tema della parità di genere, possibile attraverso percorsi formativi specifici rivolti non solo alle lavoratrici ma anche a lavoratori e dirigenti. Tutti questi elementi di novità dovranno essere accompagnati dal monitoraggio del Comitato per le pari opportunità e da un lavoro di ricerca e rendicontazione delle condizioni e del clima sul posto di lavoro, con particolare attenzione al tema della prevenzione e della lotta alle molestie sessuali.
Questa la sintesi della proposta della Funzione Pubblica Cgil avanzata ieri al Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, con la promessa di un nuovo incontro per continuare a discutere della questione e delineare in modo sempre più definito le misure più adeguate a garantire le pari opportunità all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria.