Sanità : Trattativa rinnovo CCNL Sanità Privata 29 gennaio 2019

31 Gennaio 2019

Trattativa rinnovo CCNL Sanità Privata 29 gennaio 2019

L’incontro del giorno 29 con le rappresentanze datoriali non ha prodotto concreti passi in
avanti, anzi in apertura del confronto l’AIOP a rimesso in discussione quanto avevano definito nelle
trattative del 10 e 11 gennaio in materia di: orario di lavoro, lavoro notturno e part-time (in proposito
vedasi la nota inviata il 14 gennaio u.s).
Dopo un’intesa discussione l’intesa raggiunta in precedenza sul lavoro notturno e sul parttime è stata confermata, mentre sul delicato tema dell’orario di lavoro, si sono limitati a dire che ci manderanno una nuova proposta.
Abbiamo fortemente stigmatizzato un comportamento che oltre ad essere gravemente dilatorio, denota un’inaffidabilità della controparte che si rimangia quanto già in larga parte definito.
La discussione si è poi incentrata sul rapporto di lavoro a termine, compreso quello in somministrazione e la formazione.
Quanto al rapporto di lavoro a termine si è a lungo discusso sui rinnovi dei rapporti oltre i 24 mesi previsti dalla legge con le relative causali, e sulla percentuale complessiva per la quale propongono il 35%, comprendente sia il rapporto a termine in somministrazione che a tempo determinato.
La discussione non ha prodotto nessun significativo passo in avanti, tuttavia abbiamo convenuto di affrontare la materia, che per la sanità presenta qualche complessità peculiare, in sede tecnica ristretta in un incontro fissato per il 7 febbraio nel pomeriggio.
Circa la formazione, oggi suddivisa in tre articoli, la loro proposta è di unificarli e di determinare un monte ore per la formazione, l’aggiornamento e la riqualificazione professionale di 8 ore per ogni dipendente.
Il monte ore così determinato sarebbe utilizzato sia per la formazione ECM sia per la riqualificazione, ad esempio la riconversione in OSS degli ausiliari socio-sanitari, e altre tipizzazioni definite rigidamente nel CCNL.
Inoltre, pretendono di far rientrare nelle causali della formazione del fondo anche la formazione obbligatoria prevista del decreto 81/2008 sulla sicurezza che, come sapete, è a carico dei datori di lavoro mentre con la loro proposta diventerebbe “un costo contrattuale”.
Allo stato si sarebbe convenuto (il condizionale è d’obbligo) che la quota pro capite passa da otto a 12 ore, su nostra proposta.
Abbiamo respinto l’ipotesi di far rientrare la formazione obbligatoria sulla sicurezza, comprese le ore per i RLS, così come abbiamo fatto presente che una rigida tipizzazione non sarebbe in grado di cogliere le esigenze formative aziendali che possono – sono – legate alle realtà aziendali diverse fra loro. Su questo punto abbiamo deciso di presentare una proposta unitaria. Da ultimo abbiamo affrontato l’argomento della malattia. La proposta unitaria che abbiamo formulato tende ad avvicinare ulteriormente l’istituto della malattia tra la sanità privata con quella pubblica, mentre la loro proposta è sostanzialmente quella di abolire in forma progressiva il pagamento dei primi tre giorni di carenza, i risparmi derivanti sarebbe redistribuiti, con modalità non precisate, agli altri lavoratori.
Come CGIL abbiamo dichiarato la proposta come l’hanno formulata irricevibile, giacché s’introdurrebbe un sistema penalizzante non presente in nessuno dei CCNL che sottoscriviamo.
Come ben potete immaginare la discussione su questo punto è stata sospesa.
Ci è poi soffermati per definire le date dei prossimi incontri che la controparte proponeva si svolgessero nel mese di marzo.
Con forza, non solo rammentando la mobilitazione ma esplicitando chiaramente che essa proseguirà d’intensità, abbiamo respinto questo ulteriore e grave tentativo di dilazione del confronto, alla fine si sono decisi ulteriori incontri che si terranno:
– 7 febbraio: tavolo tecnico ristretto sul rapporto di lavoro a termine
– 12 febbraio: trattativa in plenaria (già precedentemente concordata)
– 22 febbraio: tavolo tecnico ristretto sulla formazione
– 26 e 27 febbraio: trattativa in plenaria
L’azione delle controparti appare volutamente e sistematicamente improntata a ritardare il rinnovo del CCNL, ciò rende ancora più importante le iniziative di mobilitazione che sono in programma.

Capo Area Sanità e SSAEP                                                      Comparto Sanità e SSAEP
Michele Vannini                                                                                Antonio Marchini

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