Ministero dell’Ambiente: Richiesta Unitaria al Ministro Costa

30 Gennaio 2019

Ill.mo Gen. Sergio Costa
Ministro dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare

Oggetto: richiesta di riavvio del Tavolo nazionale sulle Autorità di bacino distrettuali.

Le scriventi Organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente per riavviare il Tavolo
nazionale di partecipazione e di confronto, tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare con le strutture nazionali di categoria di FP CGIL, CISL FP e UIL PA, sullo stato
attuativo dell’istituzione delle nuove Autorità di bacino distrettuali.
Il completamento della riforma delle Autorità, peraltro, costituisce un elemento
fondamentale per l’attuazione della priorità politica n. 4 individuata con il DM 66/2018, che
contempla altresì il rafforzamento del ruolo di indirizzo e coordinamento tecnico-amministrativo del
Ministero (nonché del controllo economico-finanziario nei confronti di tali Autorità).
La richiesta si fonda sulle problematiche, rilevate dalle scriventi, che insistono sulle
strutture delle cinque Autorità di bacino distrettuali peninsulari, nonché sulla positiva esperienza
passata del lavoro di confronto svoltosi presso il Ministero e sull’utilità dimostrata dallo strumento
partecipativo in oggetto, nella fase di predisposizione dei Decreti del Presidente del Consiglio dei
Ministri emanati in data 4 aprile 2018, dal quale sono scaturite soluzioni alle criticità e concrete
ricadute positive.
Al livello nazionale, comune a tutte le Autorità di bacino distrettuali, relativamente al
passaggio della gestione del personale dal comparto Funzioni Locali al comparto Funzioni
Centrali, l’ostacolo principale è rappresentato dall’apparente assenza di una regia nazionale in
grado di orientare gli enti suddetti verso omogenee scelte amministrative.
Si rappresenta infatti l’urgente necessità di un’interpretazione univoca – tra le varie
Autorità – della disciplina normativa del rapporto di lavoro del personale e, soprattutto, della parte
economica fissa (composizione del nuovo tabellare a partire dalle voci del trattamento fisse e
continuative percepite nel CCNL Funzioni Locali) e accessoria, difficoltà che appare superabile
solo mediante l’assunzione di un orientamento univoco che individui, valorizzandole, le
caratteristiche professionali dei lavoratori delle nuove Autorità e che possa garantire agli stessi un
passaggio ordinato dal vecchio contratto al nuovo.
Con riferimento al trattamento accessorio, lo storico dei fondi delle ex Autorità di bacino di
rilievo nazionale appare insufficiente per l’avvio efficace delle nuove Autorità distrettuali e in molti
casi addirittura incapiente a garantire il transito al nuovo CCNL Funzioni Centrali.
Dal momento che le nuove Autorità di bacino distrettuali sono a tutti gli effetti nuovi Enti
pubblici, il fondo di trattamento accessorio iniziale delle risorse stabili dovrà, ad avviso delle
scriventi, essere ricalcolato secondo valori medi riconducibili alla media del comparto di
contrattazione Funzioni Centrali.
Tra i lavoratori si rileva altresì la mancanza conoscitiva di ulteriori elementi fondamentali,
fra i quali, lo stato dell’arte della definizione delle intese con le Regioni per la determinazione
definitiva delle localizzazioni delle sedi.
In attesa di un cortese urgente riscontro, si inviano i migliori saluti.

 

FP CGIL                           CISL FP                      UILPA
Oliverio                        Marinelli                        Liberati

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