HCM Fusion…..…che lingua stiamo parlando
“Schedula, schedulare, sottomettere”. Al di là di una facile ironia sul fatto che neanche si è riusciti ad usare la lingua italiana, sono ben altri i problemi sorti a seguito della messa in produzione dell’applicazione del sistema HCM Fusion.
Nell’incontro tenutosi il 3/12 u.s. tra le OO.SS. e l’amministrazione, rappresentata dal Direttore Generale della Direzione Generale dei sistemi informativi, dell’innovazione tecnologica, del monitoraggio dati e della comunicazione e dal Direttore Generale della Direzione Generale per le politiche del personale, l’innovazione organizzativa, il bilancio – U.P.D., alle numerose e pressanti obiezioni poste, i due Direttori, ognuno per le proprie competenze, ha risposto presentando lo strumento come una innovazione che avrebbe facilitato e semplificato la nostra vita.
Orbene, dopo due settimane di sperimentazione, come noi temevamo, la situazione risulta essere disastrosa.
Premettendo che alla luce dei risultati né il personale né gli operatori del GL Pers sentivano l’impellente bisogno di questo nuovo strumento, si fanno presenti le criticità emerse in questi giorni.
Per prima cosa il nostro timore che ci fosse una duplicazione delle registrazioni da parte degli operatori si è rilevato fondato. Infatti se il personale non effettua le richieste di fruizione degli istituti attraverso il sistema HCM, i colleghi che operano sul GL Pers , prima di poter registrare l’assenza, sono costretti ad effettuare a loro volta tale operazione. Vale la pena rammentare, tra l’altro, che il contratto collettivo nazionale non obbliga ad usare un particolare sistema, ma soltanto a richiedere autorizzazioni ove necessario e dare comunicazioni ove previsto.
Ciò che più desta preoccupazione sono gli impatti che l’utilizzo della nuova procedura sta determinando sulla fruizione di taluni istituti contrattuali. Ci riferiamo, in particolare:
– ai permessi previsti dalla legge 104/92 ,che devono, ove possibile, essere solo pianificati, comunicati ma non autorizzati. Tra l’altro vogliamo ricordare, che in caso di necessità e
urgenza , il CCNL all’art. 33 prevede che l’assenza possa essere comunicata “non oltre l’inizio della giornata lavorativa”.
– Ai permessi sindacali. In primo luogo nella griglia richieste e relative autorizzazioni presenti nell’HCM Fusion, non sono previste differenziazioni di tipologia di permesso, il che rende più complicato il lavoro degli operatori. Anche qui, vale la pena ricordare, che alcune tipologie non richiedono “sottomissione e autorizzazione” ma solo comunicazione.
– alla previsione della “sottomissione e autorizzazione” dell’adesione ad uno sciopero. Si rammenta, a tal riguardo, che non solo lo sciopero non va autorizzato dall’amministrazione, ma non va neanche comunicato dal singolo lavoratore. Non a caso, nelle giornate di sciopero, l’amministrazione si premura di comunicare i dati di adesione, al netto delle assenze ad altro titolo. E’ evidente che subordinare l’esercizio del diritto di sciopero a procedure autorizzatorie configurerebbe un comportamento antisindacale.
Si chiede inoltre, ove ciò accada, di non obbligare il personale ad inserire autonomamente il certificato di malattia attraverso il sistema, in quanto è già prevista la comunicazione del certificato telematico all’INPS da parte del medico.
E questi sono solo alcuni dei problemi riscontrati.
Alla luce del parziale elenco fatto riteniamo evidenti le responsabilità dell’amministrazione e non ci è chiaro in questa fase il ruolo svolto della DGPIBLO-UPD nella gestione del “Capitale umano”.
Tra l’altro, nel corso del citato incontro ci era stato assicurato che avremmo avuto una prima fase di sperimentazione fino al mese di giugno e che, nel frattempo, il GL Pers sarebbe stato sostituito da un altro software che, in ogni caso, avrebbe avuto problemi di “comunicabilità” con HCM Fusion.
Il tutto alla modica cifra di…..ancora non è dato saperlo.
Chiediamo pertanto che venga disposta la sospensione dell’utilizzo del nuovo sistema HCM Fusion fino a quando non risulti pienamente funzionante e, ai sensi dell’art. 7 comma 6, lettera V del CCNL funzioni centrali, l’immediata convocazione di un tavolo negoziale sui riflessi che le innovazioni tecnologiche introdotte stanno determinando sulla qualità del lavoro.
FP CGIL CISL FP UILPA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa/Michele Cavo Bruno Di Cuia