Ora basta! Contratto, assunzioni e dignità, subito! Dietro queste parole oggi medici, veterinari e dirigenti del Servizio sanitario nazionale sono scesi in piazza a Roma, davanti alla sede del Ministero della Pubblica Amministrazione, con queste tre precise rivendicazioni. Un appuntamento che anticipa lo sciopero in calendario il 25 gennaio e il successivo in programma per febbraio con al centro il tema del rinnovo del contratto, unico ancora non rinnovato nel mondo pubblico e scaduto da oltre 10 anni, insieme al bisogno di procedere a nuove assunzioni.
Questo rimane, infatti, ha affermato il segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Andrea Filippi, dal presidio in piazza Vidoni, “l’ultimo contratto del settore pubblico non rinnovato. Protestiamo perché il governo, a un passo dal rinnovo, ha modificato le regole del gioco all’ultimo momento, facendoci tornare indietro. Hanno inserito in legge di Bilancio una norma che di fatto sementisce l’accordo quadro confederale del 2016″. Da qui la protesta promossa in piazza Vidoni. “Un tema – ha aggiunto – che afferisce alla Funzione Pubblica ed è per questo siamo qui: il Ministero risolva immediatamente il problema. La situazione è chiara: se non vogliono il rinnovo del nostro contratto evidentemente dovranno fare una sanità senza medici”.
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#OraBasta, rinnoviamo il contratto. Dal presidio di Roma davanti al Ministero della Pubblica Amministrazione, le ragioni della protesta di medici, dirigenti e veterinari del Servizio sanitario nazionale. #CiSiamo#ContrattoSubito #17gennaio
Pubblicato da Fp Cgil Medici Nazionale su Giovedì 17 gennaio 2019
Filippi punta il dito contro l’inserimento nella legge di Bilancio del comma 687, che di fatto modifica unilateralmente l’accordo quadro sottoscritto nel 2016 dalle organizzazioni sindacali confederali per la definizione delle aree contrattuali del pubblico impiego. Norma che la Funzione Pubblica Cgil ha definito “irrispettosa delle prerogative sindacali che, inoltre, rischia di far retrocedere al punto di partenza la contrattazione faticosamente portata avanti in questi mesi dai sindacati dei medici e dei dirigenti sanitari, annullando di colpo i sacrifici di centinaia di migliaia di professionisti che da mesi protestano contro l’ingiustificato blocco contrattuale che si perpetua da 11 anni”.
Su questo stesso punto, sempre oggi, nel corso di un incontro che si è tenuto al dicastero della Pubblica Amministrazione nelle stesse ore del presidio, il governo ha fornito alcune rassicurazioni, come riportato dallo stesso Filippi. “C’è l’impegno del Governo nel rivedere il comma 687 alla legge finanziaria, che ad oggi impedisce di fatto il rinnovo del contratto dei medici, veterinari e dirigenti del Ssn. Il comma dovrebbe essere modificato nel dl Semplificazione, e non sarà retroattivo, con un emendamento che ci hanno detto sarà presentato il 22 gennaio. Una soluzione di buon senso che fa ripartire la trattativa sul rinnovo del contratto che si era bruscamente interrotta”, ha spiegato il segretario nazionale della Fp Cgil Medici dopo l’incontro con il capo di Gabinetto del Ministero della Pubblica Amministrazione. Lo sciopero programmato dai sindacati per il 25 gennaio è intanto confermato ma si segna un punto dopo il presidio di oggi. “La pressione di questi ultimi giorni ha funzionato, si torna dunque alla situazione prima della legge di bilancio. Il contratto si può chiudere ma ora serve accordo sugli aspetti economici”, ha concluso Filippi.