Prof. Giovanni Tria
Ministro dell’Economia e delle Finanze
e p.c.
Prof.ssa Fabrizia Lapecorella
Direttore Generale delle Finanze
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dott. Antonino Maggiore
Direttore della Agenzia delle Entrate
Dott. Benedetto Mineo
Direttore della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Egregio Signor Ministro,
la scorsa settimana, presso il Dipartimento delle Finanze, si è tenuto un incontro con le scriventi OO.SS. Nazionali per il previsto esame delle Convenzioni triennali per gli esercizi 2018/2020 che la S.V. dovrà firmare con i Direttori delle Agenzie Fiscali Entrate e Dogane.
Un incontro assolutamente “fuori tempo massimo” rispetto agli obiettivi già assegnati agli uffici ad inizio 2018. Un ritardo, non giustificato dai recenti avvicendamenti al Vertice delle Agenzie che ha, però, impedito alle scriventi l’esercizio delle proprie prerogative in tema di ricadute sul personale dei carichi di lavoro assegnati alle Agenzie Fiscali.
Per l’anno 2019, peraltro, una serie di provvedimenti contenuti nel cosiddetto “DL Fisco” quali, ad esempio, la “pace fiscale” nonché gli effetti della cosiddetta “Brexit”, comporteranno l’ennesimo incremento dei carichi di lavoro per i dipendenti delle Agenzie Fiscali.
Le scriventi, anche per tali motivazioni, ritengono che l’esame delle Convenzioni debba, dal 2019, recuperare i termini per la stipula in grado di garantire la corretta attuazione degli obbiettivi strategici assegnati alle agenzie.
Le scriventi inoltre rappresentano che quanto contenuto nel decreto legislativo 157/2015 – dove è prevista l’unificazione del cosiddetto “comma 165” con la Quota incentivante in ragione del grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati alle Agenzie dalla S.V. – è, ad anni di distanza, ancora inapplicato per presunte difficoltà del Dipartimento delle Finanze a monitorare il maggior incremento di entrate tributari e derivanti dall’adempimento spontaneo del contribuente. Questa circostanza arreca un notevole danno al personale delle Agenzie dal momento che, all’attualità, permangono tutte le incertezze temporali relative all’erogazione materiale degli incentivi rispetto alle prestazioni rese.
Ma a questa condizione già di per sé inaccettabile occorre aggiungere il fatto che, come certamente noto alla S.V., gli effetti del combinato disposto delle leggi 147/2013 art.1 comma 456 e 208/2015 art.1 comma 236, comportano un insostenibile taglio ai Fondi per l’incentivazione del personale dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane, riducendo – paradossalmente e drasticamente – le risorse che la S.V., con proprio decreto, ai sensi della legge 350/2003 art.3 comma 165 destina al personale delle Agenzie Fiscali cui sono affidati compiti vitali per il funzionamento del sistema Paese.
Le scriventi non chiedono “più soldi” ma che almeno si agisca per arginare la continua “emorragia” di risorse sottratte al personale e al funzionamento della macchina del fisco solo in ossequio alle contingenze annuali di finanza pubblica, considerato che le Agenzie Fiscali assicurano al Bilancio dello Stato circa l’80% delle entrate tributarie ed extra tributarie e che ora dovranno garantire l’efficacia delle nuove norme fiscali contenute nel richiamato decreto fisco, in corso di conversione.
In sostanza, da un lato si chiede al personale delle Agenzie Fiscali un impegno sempre più intenso nel perseguire la propria missione ma, dall’altro, si continuano a tagliare risorse già messe a disposizione e stanziate dal Governo per il funzionamento della macchina del fisco in funzione dei risultati ottenuti.
Le scriventi, pertanto, chiedono un autorevole intervento della S.V. finalizzato a rendere finalmente operativo il disposto del D. Lgs. 157/2015 ed il “via libera” da parte della Ragioneria Generale dello Stato alla estrapolazione delle risorse di cui al “comma 165” dai Fondi per l’incentivazione del personale delle Agenzie Fiscali, così come già avviene, del resto, per il personale del dicastero diretto dalla S.V.
Le Scriventi, inoltre, tengono a ribadire che il costo del personale delle Agenzie e la loro incentivazione non è semplicemente una spesa necessaria ma è, in sé, un investimento produttivo, destinato a generare molte più risorse finanziarie di quante non ne consumi, grazie all’incremento del gettito fiscale che tutti i dipendenti assicurano. I 5 miliardi di euro incassati dall’Erario con la lavorazione della “Voluntary” ne sono solo un recente esempio.
Per tutti i motivi suesposti, ed allo scopo di rappresentarLe le ulteriori gravi urgenze che, a distanza ormai di circa 20 anni dall’istituzione delle Agenzie fiscali, rendono sempre più difficile e complessa l’azione delle lavoratrici e dei lavoratori, le scriventi OO.SS.
Nazionali rappresentative del personale del fisco chiedono un urgente incontro con la S.V. chiarendo che, in assenza di riscontro, saranno assunte tutte le iniziative di mobilitazione dei lavoratori anche attraverso una prima manifestazione che si terrà nei primi giorni del prossimo mese di dicembre.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/UNSA FLP
Boldorini Silveri Cavallaro Sempreboni Cefalo
Iervolino Fanfani Procopio Vitiello/ Veltri Patricelli