MAATM:Lettera aperta al Ministro dell’Ambiente Costa e ai lavoratori

04 Ottobre 2018

Lettera aperta al Ministro e a tutto il Personale

Egregio Sig. Ministro, care Colleghe e cari Colleghi,
le organizzazioni sindacali e la RSU del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del
mare intendono portare a conoscenza di quanto segue.
Il 25 settembre abbiamo partecipato ad una riunione con il Capo di Gabinetto, in cui, dopo la
presentazione del Prefetto Silvana Riccio quale nuovo Segretario Generale, in cui sono stati trattati i
seguenti argomenti all’ordine del giorno: procedure concorsuali pubbliche, trasferimento della sede,
iniziativa plastic free.
Relativamente ai concorsi pubblici, il Capo di Gabinetto, alla presenza del Segretario Generale e del
Capo del Personale, dopo aver ribadito la necessità di procedere al reclutamento di nuovo personale,
ha chiesto alle OO.SS. di indicare le proprie valutazioni in merito. Su tale affermazione costretti ad
esprimere la nostra incredulità: dopo l’incontro di giugno, in cui erano stati dati, con una buona
dose di sicurezza, i numeri dei posti coinvolti in tale procedura, ci saremmo aspettati che
l’Amministrazione fosse venuta al tavolo con le idee chiare, presentandoci una proposta normativa
da inserire nella prossima legge di stabilità, con l’indicazione dei numeri relativi ai posti ed alle
professionalità derivanti da una ricognizione, effettuata con i vertici di tutte le direzioni generali,
confacente alla mission del Ministero. Per non parlare, poi, dell’evidente imbarazzo in merito alla
presenza o meno del piano dei fabbisogni di personale. A questo punto si sarebbe potuto aprire un
tavolo di negoziazione con le OO.SS., che avrebbero sicuramente dato il loro contributo. Siamo
quindi dell’avviso che l’unica strada percorribile per raggiungere questo obiettivo è che venga
predisposta una norma specifica, che deroghi alle vigenti norme in materia di mobilità del personale
della PA, partendo dalle competenze e dalle funzioni svolte dal Ministero, nonché dalle figure
attualmente presenti, sia di ruolo che esterne: sul personale di ruolo, registriamo con favore ed
apprezziamo l’impegno preso dal Cons. Alesse, presente alla riunione, il quale, su sollecitazione
delle OO.SS. nel voler prevedere una quota percentuale di posti riservata al personale del Ministero,
si è fatto carico della proposta dichiarandola “prioritaria sopra ogni altra considerazione”; sul
personale esterno, segnatamente il personale delle strutture tecniche di Sogesid, la maggioranza ha
chiesto di non disperdere il patrimonio di competenze acquisito da questo personale e di mettere in
atto tutte le tutele necessarie alla difesa dei posti di lavoro. È per questi motivi che chiediamo al Sig.
Ministro di aprire un tavolo di confronto sul tema, a cui partecipino tutti i soggetti coinvolti: oltre ai
vertici del Ministero, i sindacati interni e di categoria, nonché i vertici di Sogesid.
Riguardo, poi, al trasferimento della sede istituzionale del Ministero, il Prof. Petrillo ha inteso
riportare le parole del Ministro sull’argomento: non c’è l’intenzione di distribuire il Ministero su più
sedi. Al contrario, il Gen. Costa ritiene necessario che tutte le strutture del Ministero stiano insieme
in un unico edificio, per evitare inutili dispersioni e rallentamenti delle attività; respinge, inoltre,
quanto affermato da alcuni, secondo cui è in atto la ricerca di un’altra sede centrale, per agevolare i
vertici dell’Amministrazione negli spostamenti verso il Parlamento e/o Palazzo Chigi. Il Capo di
Gabinetto ha riferito che, nella riunione del luglio scorso tenutasi all’Agenzia del Demanio, è
emerso che sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione, che la sede di Viale Trastevere, sotto il
profilo degli spazi e delle aree, non sia idonea ad ospitare il Ministero. Allo stato, quindi, la
soluzione percorribile risulta essere lo stabile di Viale Boston. È stato fatto presente al Prof. Petrillo
che l’edificio di in questione, oltre ad essere ancora occupato da uffici del Ministero dello Sviluppo
Economico, necessita di numerosi e rilevanti interventi di riqualificazione: ricordiamo che,
nell’incontro che abbiamo avuto con la dott.ssa Rizzo e i suoi collaboratori, nel caso di
trasferimento all’EUR si può ragionevolmente ipotizzare che i tempi si allunghino
significativamente. In attesa della “nuova casa” del Ministero dell’Ambiente ed in assenza di
ulteriori indicazioni, è ragionevole ipotizzare che rimarremo ancora per qualche tempo nell’attuale
edificio. Riteniamo che queste notizie siano positive, ma non possiamo dimenticare che i fabbricati
attuali (via C. Colombo e via Capitan Bavastro) sono molto carenti sotto il profilo della sicurezza.
Capitolo plastic free: siamo favorevoli all’iniziativa del Ministro, anche perché ha consentito al
Ministero di essere protagonista di una buona prassi, seguita anche da altre amministrazioni in
Italia. Dobbiamo segnalare, però, che nel corso dell’incontro, in cui ci sono state illustrate le
modalità di eliminazione della plastica, relativamente alla distribuzione dell’acqua siamo stati
informati della prossima installazione di erogatori che forniranno acqua in tre varianti, con un costo
per i dipendenti che però riteniamo eccessivo, se si pensa che gli erogatori saranno allacciati alle
reti idrica ed elettrica del Ministero e, pertanto, con costi a carico dell’Amministrazione. Riteniamo,
quindi, opportuno un adeguamento dei costi che sosterranno i dipendenti per fruire di questi
“beverini” (definizione tecnica), riducendoli ad un prezzo meramente politico. Non
dimentichiamoci che l’acqua è un bene prezioso e pubblico.
Era nostro desiderio introdurre altri argomenti. Dobbiamo però constatare che l’attuale compagine
politica, per il tramite del Capo di Gabinetto, ha manifestato un atteggiamento di chiusura verso le
politiche per il personale, rimettendo ogni iniziativa al Capo del Personale, indicandolo come
“interlocutore privilegiato”. Noi siamo di un altro parere, perché pensiamo che i cambiamenti
strutturali, che comportano anche dei benefici al personale dipendente, devono essere effettuati
dalla parte politica, cui spetta la predisposizione di provvedimenti normativi (rimarchiamo la
distinzione tra indirizzo politico e amministrazione): su indicazione dello stesso Capo di Gabinetto,
nell’incontro di giugno, è stata espressa l’intenzione di voler “adeguare le retribuzioni dei
dipendenti del Ministero”, ricorrendo a strumenti economico – finanziari che portino a questo
risultato. Sul punto, abbiamo precisato che non è possibile intervenire direttamente sugli stipendi
dei dipendenti, in quanto la loro determinazione è rimessa alla contrattazione collettiva nazionale di
comparto. La proposta che avremmo voluto fare e non ci è stato consentito è quella di utilizzare gli
strumenti normativi del caso, al fine di aumentare la consistenza del FUA attraverso, ad esempio,
l’utilizzo di una percentuale dei fondi del dissesto idrogeologico. Questo aumento consentirebbe
all’Amministrazione di introdurre forme di welfare integrativo, proprio come previsto dal recente
CCNL del comparto funzioni centrali (articolo 80), oltre a dare la possibilità di finanziare gli
sviluppi economici con le PEO. Siamo consapevoli di tutte le asperità della strada da percorrere per
poter realizzare questa proposta, ma avremmo voluto formularne un’altra, che secondo noi è
immediatamente percorribile, che è quella dell’incremento perequativo dell’indennità di
amministrazione. In questo modo, le retribuzioni mensili dei dipendenti avrebbero un beneficio
sensibile, concreto ed immediatamente quantificabile e, di conseguenza, renderebbe appetibile la
mobilità in entrata verso il nostro Ministero.
Ci saremmo aspettati un cambiamento da questa compagine politica verso le politiche riguardanti il
personale del ministero, rispetto alle scelte fatte in passato, da cui questo Ministro quotidianamente
dichiara di volersi dissociare.

FP CGIL         CISL FP          UILPA             CONFINTESA           RSU

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