“La Fp Cgil Nazionale esprime tutta la propria vicinanza e solidarietà alle famiglie dei lavoratori morti sul lavoro nell’Archivio di stato di Arezzo. Quanto alle cause che hanno determinato questo gravissimo episodio e alle eventuali responsabilità aspettiamo gli accertamenti della Magistratura, ma c’è un problema di sicurezza che ormai avvolge da troppo tempo i luoghi della cultura”. È quanto si legge in una nota della Funzione Pubblica Cgil Nazionale.
Un problema di sicurezza, aggiunge la categoria della Cgil, “derivante dai mancati investimenti, dai tagli ai bilanci che hanno inciso sulle spese di manutenzione ordinaria e dalla insostenibile leggerezza con la quale si bypassano le misure di sicurezza in nome delle politiche di valorizzazione”. Come Fp Cgil, aggiunge, “abbiamo denunciato, inascoltati, gli effetti di politiche che hanno fortemente indebolito i cicli di tutela e manutenzione del nostro patrimonio culturale, non dobbiamo aspettare i morti sul lavoro perché questo tema diventi centrale nella coscienza collettiva”.
Per la Funzione Pubblica Cgil “serve da subito un piano straordinario di messa in sicurezza del patrimonio, dei lavoratori e dei cittadini che ne fruiscono e serve una riflessione profonda sugli effetti di politiche che hanno inciso in maniera negativa anche sulla percezione collettiva, inducendo a pensare che le misure di tutela e conservazione fossero un freno alla valorizzazione dei nostri luoghi della cultura. Non è così e la vicenda drammatica e profondamente triste che ha colpito i lavoratori dei Beni culturali evidenzia un declino apparentemente inarrestabile che interessa il settore degli Archivi di Stato, fondamento della memoria storica del nostro paese ma poco appetibile al mercato della valorizzazione”, conclude.