Comunicato unitario congiunto – Firmato accordo per la definizione dei criteri di retribuzione

18 Luglio 2011

Comunicato unitario congiunto – Firmato accordo per la definizione dei criteri di retribuzione

 
CGIL/ FP CISL/ FPS UIL/ PA CONFSAL/SALFI CIDA/UNADIS

COMUNICATO CONGIUNTO

Il 22 febbraio è stato firmato l’accordo per la definizione dei criteri di corresponsione della retribuzione di risultato per l’anno 2006 ai dirigenti di uffici non di vertice e ai funzionari incaricati della direzione provvisoria di tali uffici, nonchè dei criteri di distribuzione delle risorse trasferite all’Agenzia delle Entrate in attuazione dell’art. 3, comma 165, della legge 24/12/2003 n.ro 350 a favore del personale dirigente per l’anno 2006.
L’accordo nel suo complesso, innovando rispetto al passato, va nel senso più volte sostenuto da queste OO.SS. durante la trattativa: “tarare meglio” il peso del risultato rispetto a quello della posizione (di cui finora finiva per essere uno scialbo duplicato) e dare un maggior riconoscimento all’apporto dato dai capi area degli uffici locali.
In tale ottica abbiamo rivendicato ed ottenuto che per l’anno 2006 una parte delle maggiori risorse economiche destinate ad alimentare il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato venisse destinata ad elevare – per i dirigenti e incaricati di funzioni dirigenziali che abbiano conseguito nel 2006 la valutazione di almeno “adeguato”- l’importo base dal 26.5% al 42% , calcolato sulla retribuzione di posizione goduta da ciascun interessato. In sostanza abbiamo elevato di ben 22 punti percentuali la “soglia minima” fissata al 20% dall’art.58 del CCNL.
La previsione di un maggior incremento del peso della valutazione di eccellente (passata da 110 a 115) ed ancor più la previsione di un ulteriore additivo per le posizioni di eccellenza nell’ambito di quelle strutture (centrali, o regionali) nelle quali la numerosità di tali posizioni di eccellenza sia inferiore al 10% (il coefficiente in caso di eccellenza anche nelle competenze aumenta da 120 a 128), va sicuramente nel senso più volte auspicato di dare all’indennità di risultato una connotazione marcatamente legata alle performance dei dirigenti.
Particolarmente innovativo è il contenuto dell’accordo riguardo all’attribuzione delle somme del comma 165 dell’art. 3 della legge 350/2003, che dà uno spiccato riconoscimento all’apporto dato da ciascun ufficio per il recupero dell’evasione, e questo è uno degli aspetti più qualificanti dell’accordo raggiunto, dando eguale riconoscimento al direttore ed ai capiarea, quando siano presenti più dirigenti nell’ambito di ciascun ufficio.
La previsione di un’insieme di “norme di salvaguardia” (fissazione di un massimo regionale, di un massimo assoluto e redistribuzione delle quote eccedenti il massimo), assicurerà poi a tutti i dirigenti, indipendentemente dalla potenzialità economica dell’ufficio cui sono preposti, di conseguire una retribuzione minima eguale sul territorio nazionale.
Particolare soddisfazione, infine, deve essere espressa riguardo all’impegno formalmente assunto dall’Agenzia delle Entrate nel corso dell’incontro di procedere in brevissimo tempo all’avvio di un confronto per la “ripesatura” delle posizioni dirigenziali (soprattutto di quelle degli uffici locali di maggiori dimensioni) che dovrebbe a breve portare a superare le ingiustificate discriminazioni tra regione e regione e tra uffici di “peso” equivalente.
Roma, 25 febbraio 2008

CGIL/ FP CISL/ FPS UIL/ PA CONFSAL/SALFI CIDA/UNADIS
   Serio        Stabile      Vozzi     Anglana -Imparato     Romano


 
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