Con lo stipendio di febbraio verranno messi in pagamento l’incentivo alla produttività e l’incentivo piani speciali, con un acconto sul saldo finale che si avrà dopo il via libera definitivo al CCNI 2007 da parte dei ministeri vigilanti.
L’Amministrazione nel comunicarci tale adempimento ci ha anche comunicato che per un certo numero di sedi il pagamento non sarà del 100% (si arriva a scarti di 5 punti percentuali) in quanto gli obiettivi non sarebbero stati raggiunti nella loro totalità.
Ma quali erano gli obiettivi?
Quale strategia programmatica perseguivano?
Quanti e quali step di verifica sono stati effettuati per evidenziare e risolvere le problematiche che eventualmente si fossero presentate nel raggiungimento di tali obiettivi?
Quale supporto formativo era legato al raggiungimento dei piani?
Queste le domande che porremmo all’Amministrazione assieme all’urgenza di concludere positivamente tutte le pendenze degli integrativi recedenti per giungere alla trattativa del CCNI 2008, pur esso urgentissimo.
Restando all’argomento dei piani infine rammentiamo che se il confronto ci fosse e magari in un’ottica biennale, come da tempo proponiamo, non saremmo costretti allo sterile rituale che ci vede informati in extremis in occasione degli acconti e del saldo finale.
Un dato comunque emerge chiaro. Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS hanno svolto un lavoro eccezionale, preso atto che come minimo è stato raggiunto il 95% degli obiettivi.
Un risultato raggiunto tra mille difficoltà, senza che i lavoratori e le OO.SS. che li rappresentano potessero condividere le strategie, con una carenza di personale sempre più drammatica ed un uso della mobilità interente che appare sempre più legato a logiche che spesso nulla hanno a che fare con le reali esigenze delle sedi, con un ormai sempre più evidente scollamento tra il centro e la periferia, con il susseguirsi di direttive e incombenze sempre più legate a caratteri di urgenza che frutto di una reale programmazione.
Per quanto riguarda la mobilità in particolare, poiché ci sembra che la Delegazione Inps ci stia proponendo una serie di temi, ad oggi ancora inevasi, vorremmo rammentare la necessità di pervenire ad un accordo sia sulla mobilità interente sia sulla mobilità interna.
Mentre la prima richiede la stesura di un vero e proprio protocollo, posto che per ragioni e con criteri a noi sconosciuti è stata raggiunta per alcuni profili la saturazione dell’organico, sulla seconda riteniamo urgentissimo pervenire ad un accordo che apra per i dipendenti Inps la possibilità di una mobilità nazionale.
Sono infatti anni che, ad esempio, i colleghi ex cfl ovvero i lavoratori di tutti i profili, sono in attesa di tale accordo, posto che solo alcuni (tuttavia alcune centinaia) hanno ovviato alle necessità familiari con l’istituto dell’assegnazione provvisoria.
Le due cose stanno evidentemente assieme perché se si procedesse alla mobilità interna, si potrebbe avere più chiaro un elemento per procedere alla mobilità interente in modo mirato.
E’ dalla risoluzione anche di queste problematiche che bisogna ripartire al fine di ridare slancio ad un Ente che da ormai troppo tempo ci sembra aver perso la sua spinta propositiva all’interno della Pubblica Amministrazione, un ruolo che noi rivendichiamo con forza visto che siamo i lavoratori posti a tutela e difesa dello stato sociale di questo paese.
Nessun dipendente INPS fugge da questo ruolo e dalla sua missione…l’importante è che la missione ci sia e sia conosciuta.
Roma 14 febbraio 2008
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Daniele Nola