“Chiediamo al nuovo governo, in coerenza con quanto affermato in più sedi, anche dallo stesso Ministro della Pa, che si metta mano al disastro determinato dallo smantellamento del Corpo Forestale e che si costituisca per legge un Corpo di Polizia Ambientale e Forestale a ordinamento civile”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, aggiungendo che, tale nuovo corpo, “deve restituire al Paese un importantissimo servizio di prevenzione e repressione dei delitti contro l’ambiente, il paesaggio, le foreste e il patrimonio alimentare e che, di concerto con le Regioni, produca un rilancio anche della messa in valore di beni così importanti per l’Italia”.
“Abbiamo letto con interesse – sostiene il dirigente sindacale – le esternazioni di autorevoli esponenti del Movimento 5 Stelle che denunciano il fallimento definitivo dell’operazione di smantellamento del Corpo Forestale e di affidamento all’Arma dei Carabinieri delle funzioni e dei compiti storicamente svolti dalla Forestale. Si afferma, coerentemente con quanto sostenuto dal M5S in questi due anni e a supporto della mobilitazione sindacale dei lavoratori del Cfs, che la cosiddetta riforma della polizia del governo Renzi sia stata un’operazione priva di ragioni e di ragionevolezza che, dopo il primo anno di attuazione, ha prodotto un grave indebolimento dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati ambientali e contro il patrimonio paesaggistico e faunistico del Paese”.
È inoltre, prosegue Chiaramonte, “sotto gli occhi di tutti il degrado dell’attività di antincendio boschivo, con un Corpo dei Vvf mai messo in condizioni di svolgere con efficacia l’attività di prevenzione e di intervento nelle zone colpite in tutto il Paese da grandi e devastanti incendi la scorsa estate. E, aggiungiamo noi, a questo panorama di inefficienze e insipienze si aggiunga la drammatica privazione per decreto dei diritti civili e di cittadinanza determinati dalla militarizzazione forzata di 7.000 lavoratrici e lavoratori appartenenti al Corpo Forestale”.
La Cgil, ricorda il dirigente sindacale, “sin dal primo momento è stata contraria alla scelta dell’allora governo, organizzando e partecipando a mobilitazioni, proteste e al sostegno a più di mille istanze legali presso i Tar d’Italia. Su questa questione si attendono i primi pronunciamenti della Corte Costituzionale”. Da qui la richiesta al nuovo governo di una legge che istituisca un Corpo di Polizia Ambientale e Forestale. “Attendiamo che, con un apposito intervento normativo sia definita la possibilità per tutto il personale che lo vorrà di tornare a svolgere la propria attività in una pubblica amministrazione civile”, conclude Chiaramonte.