Inaugurazione dell’anno giudiziario
26 gennaio 2008
LE RAGIONI DEI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA
La giustizia riguarda la sfera essenziale dei diritti di cittadinanza della collettività: il suo funzionamento può determinare lo stato della coesione sociale di un paese.
Il miglioramento dell’efficienza di questa amministrazione e del servizio al cittadino deve essere un obiettivo centrale per ogni soggetto che operi al di fuori di interessi di parte. Il funzionamento della macchina giudiziaria dipende dalle norme, dalle procedure, dall’azione dei magistrati e dall’attività del personale amministrativo che opera al loro fianco.
Sulla giustizia si sono abbattuti nel tempo pesanti processi di ristrutturazione e tagli alle risorse operative che hanno comportato impoverimento di organici e mezzi con conseguente disagio per il servizio, per i magistrati e per i lavoratori. A volte mancano le condizioni minime per operare, molti lavoratori sono precari e impiegati anche in attività delicate come ad esempio l’assistenza tecnica unificata e il servizio di fonoregistrazione in udienza che sono affidati all’esterno, a società private che a volte non garantiscono neanche condizioni di lavoro stabili.
Occorrono segnali certi di un’azione di governo e di politica legislativa che ponga al centro degli interventi di riorganizzazione dell’amministrazione la valorizzazione del lavoro pubblico e dei lavoratori della giustizia.
Tutto questo ad oggi è ancora in attesa di una giusta soluzione per i cittadini e per i lavoratori.
L’amministrazione della giustizia ha sottoscritto un’intesa con le organizzazioni sindacali per la soluzione dell’annoso problema delle riqualificazioni del personale giudiziario e per una riforma organica dell’organizzazione del lavoro che dia reali prospettive di miglioramento del servizio che deve essere reso ai cittadini.
Il DDL governativo che ne permette l’attuazione è stato appena approvato dalla commissione giustizia della Camera dei deputati. Occorre adesso che il suo iter sia accelerato affinché, al più presto, sia possibile dar corso all’indispensabile azione riformatrice in grado di fornire le risorse economiche e gli strumenti normativi nonché un adeguamento degli organici del personale amministrativo e la stabilizzazione di quello precario.
Per queste ragioni :
– Per la riqualificazioni professionale di tutto il personale
– Per la riorganizzazione del lavoro negli uffici giudiziari che porti maggiore efficienza nel servizio
– Per la fine della precarietà e la stabilizzazione dei lavoratori precari
– Per la reinternalizzazione delle attività oggi affidate all’esterno
I lavoratori saranno presenti all’inaugurazione dell’anno giudiziario con presidi e iniziative nelle piazze delle sedi di Corti di Appello