Al Direttore Generale
Agenzia del Demanio
Roberto Reggi
Gentile Direttore,
dispiace doverlo constatare ma più passano i mesi più diventano evidenti le sottovalutazioni dell’Agenzia nei confronti dei propri dipendenti.
Ci siamo rivolti a Lei nella seconda metà del dicembre scorso rilevando come negli auguri di fine anno il perno del Suo intervento, al netto delle sottolineature per gli ottimi risultati raggiunti, furono le cd
“attività di promozione e socializzazione” quali, ad esempio, le Rappresentative sportive e i contest fotografici.
Prendendo atto del contenuto e delle linee essenziali del Suo messaggio chiedemmo immediatamente un incontro stigmatizzando l’assenza di qualsivoglia riferimento al rinnovo contrattuale e, quindi, del
mancato cenno ai tanti (troppi) disagi vissuti dal Personale.
Al nostro sollecito di dicembre venne offerta una risposta tanto celere quanto, in quel contesto, rassicurante: la disponibilità dell’Ente ad affrontare senza tatticismi il rinnovo contrattuale.
Nel corso di quella prima riunione di gennaio ha tenuto a precisare che l’elemento di “continuità” tra le delegazioni aziendali che si sono succedute a scavalco di anno era Lei.
Questo passaggio del suo intervento è stato semplice quanto ovvio: Lei è il Vertice e a Lei devono essere ricondotte le scelte aziendali anche nelle strategie di gestione del personale e, a quel punto, della finalità delle trattative sindacali.
Il punto “politico” per noi, quindi, è altrettanto semplice: come dobbiamo leggere la ritrosia da parte dell’Ente da Lei governato a
convocare le Organizzazioni sindacali per la liquidazione del Premio di Risultato 2017?
Prassi consolidata vuole che insieme agli emolumenti di aprile venga riconosciuto, coerentemente agli accordi sindacali, anche il salario accessorio connesso alla produttività.
Sembra di capire che per quest’anno la liquidazione nei tempi consolidati non rientri nelle intenzioni dell’Ente.
Così facendo, Direttore, non ridimensiona il ruolo e la funzione delle Organizzazioni sindacali: offende e svilisce l’impegno delle quasi mille persone che quotidianamente, senza contratto rinnovato, Le consentono di raccontare in giro per l’Italia gli ottimi risultati raggiunti da questa Agenzia.
Offrire una narrazione empatica della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è sicuramente un elemento positivo nella promozione delle attività dell’Ente ma non possiamo omettere che questa
narrazione viene costruita in un contesto nel quale gli stipendi sono fermi dal 2012, i profili non corrispondono più alle professionalità presenti e maturate in Agenzia (e al tempo stesso si procede a nuove assunzioni senza regole contrattuali che possano supportarle determinando iniquità e
malcontento in chi ad esempio, in questi anni, si è visto negare ogni opportunità o in chi ha ampliato, anche a proprie spese, il proprio bagaglio formativo ed esperienziale), un sistema di valutazione ritenuto
iniquo e divisivo ma, soprattutto, quello che è “diritto” viene trasformato dalla cultura aziendale in “concessione”.
Noi rivendichiamo il diritto alla dignità nel lavoro: il Premio di Risultato, a risultati raggiunti, è un diritto e non una concessione che l’Agenzia può trasformare -ma sul punto ci aspettiamo una Sua autorevole smentita- in uno strumento di pressione ai fini negoziali.
Poiché il contesto, nella sua complessità e contraddizione, è diretta conseguenza di scelte imputabili all’Ente -con il rischio di alimentare una spaccatura tra “categorie” di lavoratori con conseguenze conflittuali e probabili contenziosi- la Scrivente Organizzazione sindacale chiede
l’immediata convocazione della riunione finalizzata alla liquidazione del PdR 2017 al fine anche di rasserenare il Personale e togliere dal Tavolo negoziale un ulteriore elemento di fraintendimento nel rinnovo contrattuale.
La Scrivente, in mancanza di risposta, si riserva ogni ulteriore azione a tutela di tutto il personale interno, nuovo assunto e da assumere.
Buon lavoro.
Fp CGIL Nazionale
Daniele Gamberini