FORMAZIONE: LA NECESSITA’ DI UNA SVOLTA
Nel corso degli anni questo Istituto è cambiato profondamente.
I cambiamenti – spesso talmente veloci da renderli superati ancor prima di
essere completamente attuati – sono stati sempre meno condivisi con il
personale. E le decisioni unilaterali dell’Amministrazione, insieme alla mancata
condivisione delle idee e dei progetti, hanno fatto perdere ai lavoratori
l’importante senso di appartenenza.
Il pensionamento di numerosi lavoratori, unitamente al blocco del turn-over, ha
determinato un progressivo impoverimento delle conoscenze di specifici settori,
mentre interventi formativi appositi avrebbero potuto evitare per tempo i vuoti
di conoscenza creatisi.
Il valore professionale e l’importanza della formazione per accompagnare ogni
progetto di rinnovamento sono stati trascurati nel corso di questi anni, svilendo
così l’apporto dei lavoratori alle trasformazioni in atto.
A fronte anche dei numerosi e importanti cambiamenti legislativi hanno preso
sempre più piede lezioni impartite in videoconferenza, tese unicamente a
riassumere circolari e senza possibilità di confronto.
Anche alla luce del nuovo CCNL, che considera la formazione permanente
quale strumento per assicurare il costante adeguamento delle competenze, noi
riteniamo che sia necessario ridare impulso alla formazione, avvalendosi sia della
formazione d’aula, ma anche regolamentando la formazione sul posto di lavoro
– oggi troppo spesso affidata all’iniziativa personale.
Una formazione permanente, infatti, non solo consente lo scambio di
competenze tra lavoratori ed evita che si disperda il patrimonio di conoscenze di
ciascuno, ma è anche uno degli strumenti per prevenire eventuali rischi di
corruzione – proprio perché garantisce la condivisione di informazioni.
La formazione, inoltre, dev’essere diffusa, ossia garantita a tutti i lavoratori
quale ne sia l’area di inquadramento.
Chiediamo, inoltre, sempre ai sensi del nuovo CCNL, l’istituzione del libretto
formativo, in cui siano raccolte tutte la attività formative cui ciascun lavoratore
ha partecipato, così da avere una traccia delle competenze acquisite, che possa
essere utilizzato nel corso della carriera di ciascun lavoratore.
Chiediamo, quindi, con forza l’attuazione di un progetto di formazione inclusivo
ed organico, teso a favorire la crescita di tutti i lavoratori e la loro partecipazione
attiva alle continue trasformazioni dell’Istituto, trasformazioni che comunque
non possono prescindere da un’ampia condivisione con i lavoratori e i loro
rappresentanti.
Roma,05/04/2018
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL INPS
Matteo Ariano