Roma, 15 febbraio 2018
Al Ministero della Salute
Al Capo di Gabinetto
Cons. Giuseppe CHINE’
Al Direttore Generale D.G.P.O.B.
Dr. Giuseppe CELOTTO
Al Direttore Generale DG PREV
Dr. Claudio D’Amario
Oggetto : D.M. di rimodulazione competenze DG Prevenzione Ministero della Salute .
La scrivente O.S., presa visione della bozza di DM di cui all’oggetto, ritiene preliminarmente doveroso richiamarsi alle osservazioni prodotte al momento della emanazione del DM di riorganizzazione degli Uffici del Ministero, in particolare a quanto evidenziato circa la farraginosità e le contraddizioni che avrebbe prodotto, nelle concrete prassi organizzative, l’operazione di accentramento di competenze gestionali in capo all’Ufficio X della DG Prevenzione. Previsione peraltro pienamente confermata dai fatti, al punto tale da indurre codesta Amministrazione ad operare, con una scelta del tutto unilaterale, una modifica delle condizioni di diretta dipendenza dall’Ufficio X del personale USMAF tramite la riproposizione dell’istituto dell’avvalimento. Pertanto il problema principale, ad avviso della scrivente O.S., non è definire le modalità di collaborazione, ancorché transitorie, tra il personale periferico e l’Ufficio X, quanto piuttosto quello di operare una opportuna rivisitazione delle competenze sulla base di una equa distribuzione dei carichi di lavoro che tenga conto della dislocazione effettiva del personale interessato all’interno delle strutture periferiche, con particolare riguardo alle dotazioni esistenti nei vari Uffici, Napoli e Genova in particolare.
Viceversa, l’ipotesi di accentramento delle competenze in capo all’Ufficio X con sede esclusiva a Roma causerebbe la perdita delle competenze in capo agli Uffici di Napoli e Genova, che hanno la maggiore dotazione organica di personale e di conseguenza sono in grado di garantire, come peraltro è sempre stato, lo svolgimento di attività di natura amministrativo-contabile e di contenzioso, prendendo atto della decisione dell’Amministrazione di affidare alla DGPOB la gestione dei rapporti negoziali riferibili alla stipula degli ACN relativi al personale a rapporto convenzionale.
Solo per dare una misura della mole di lavoro svolto dal personale, nell’anno 2017 sono stati emessi quasi 8000 titoli di spesa (dati SICOGE) per un totale complessivo di oltre € 20.000.000 sui relativi capitoli di spesa di competenza, numeri dietro i quali vi è un iter istruttorio di monitoraggio, rilevamento, controllo e verifica preventiva di documentazione e dati elaborati e trasmessi, dopo i dovuti controlli tecnico-sanitari, dagli USMAF-SASN territoriali. Tutto ciò è propedeutico alla liquidazione delle prestazioni rese dai medici fiduciari, dalle strutture sanitarie e dagli specialisti convenzionati, ai rimborsi alle farmacie, agli armatori per le spese anticipate all’estero, agli assistiti per le spese sanitarie sostenute in forma indiretta, e la gestione amministrativo- contabile del personale a rapporto convenzionale con la liquidazione mensile delle competenze (stipendi), e quelle di fine rapporto; versamenti mensili all’erario: addizionali comunali ( 78 comuni), regionali, IRPEF, IRAP, alle finanziarie per i prestiti concessi al personale, ai sindacati per le quote associative spettanti, agli enti e istituti previdenziali INPS, ENPAM, ENPAB e ENPAB per i contributi pensionistici dovuti nonché le dichiarazioni annuali per Certificazione Unica, IRAP, 770, e le relative trasmissioni telematiche, ecc.
Sempre in riferimento alla distribuzione delle funzioni in capo alla DG PREV non si comprende perché all’Ufficio 10 DGPREV si continui ad attribuire il compito di “amministrazione dell’applicativo informatico NSIASN”, che è soltanto una porzione della piattaforma informatica NSIS (Nuovo Sistema Informativo Sanitario), quando all’Ufficio 3 DGPREV è attribuito il coordinamento tecnico degli USMAF – SASN, oltre che altre competenze inerenti direttamente attività di coordinamento dei SASN e tra i compiti affidatigli è prevista anche l’amministrazione degli applicativi informatici NSIS USMAF.
Nell’ambito del processo di rivisitazione e in riferimento alle condizioni specifiche degli organici degli Uffici interessati appare inoltre necessario procedere ad una effettiva verifica in loco della distribuzione dei carichi di lavoro da effettuarsi tramite le forme di confronto previste a livello del tavolo di contrattazione locale
Infine, per quanto sopra considerato, si ribadisce netta contrarietà ad una soluzione che non preveda che il personale venga assegnato ad un solo datore di lavoro, escludendo qualunque ipotesi di avvalimento, ancorché temporaneo.
Distinti saluti
Coordinamento Nazionale FP CGIL
Ministero della Salute
osservazioni dm riorganizzazione DG PREV