Si è svolta giovedì 19 ottobre 2017 a Bruxelles la 48a riunione dello Standing Committee Nea.Dopo la rituale adozione del verbale della scorsa riunione siamo passati agli argomenti all’ordine del giorno
.Il primo punto all’odg era l’elezione del vicepresidente del Comitato, che si è svolta per acclamazione ed ha eletto la sottoscritta alla vicepresidenza. Riteniamo la vicepresidenza un importante traguardo per la nostra Organizzazione che premia l’impegno di tutti quelli che, con un lavoro di gruppo, hanno partecipato negli anni con grande passione ai lavori del Comitato.
Importante punto all’odg era l’Accordo su Informazione e Consultazione firmato a Bruxelles due anni fa ed il cui stato della procedura è ad oggi in stallo. E’ stato ultimato lo studio di rappresentatività che conferma che sia Tuned che Eupae sono maggiormente rappresentativi nell’Unione ma la Commissione non ha risposto alla lettera inviata a Mr Junker né a quella inviata a Dombroskis e sta continuando a dilatare i tempi. Da notizie ufficiose l’accordo, insieme a quello dei parrucchieri, sarebbe in stallo perché la Commissione, che non ha ancora proceduto alla valutazione di Impatto essenziale per la procedura di trasformazione in direttiva, non sarebbe intenzionata a trasporre entrambi gli accordi in una direttiva vincolante ma vorrebbe utilizzarli in altro modo. Ciò sarebbe gravissimo ed in violazione dell’art 155 del TFUE e costituirebbe un pericoloso precedente che darebbe alla Commissione il potere di decidere unilateralmente in futuro quali accordi trasporre e quali no. La via legale si preannuncia molto costosa ed è stato quindi deciso di portare la questione al prossimo esecutivo della CES in modo che possa sostenerla e portarla alla discussione con la Commissione. La dichiarazione verrà presentata dall’Epsu e i membri del NEA sono stati invitati a sollecitare le proprie confederazioni perché la sostengano.
Il Comitato è stato inoltre sollecitato ad acquisire, una volta pubblicati sul sito Epsu, i materiali, la guida ed il video, scaturiti dal progetto del dialogo sociale sui rischi psicosociali a lavoro e violenze da parte di terzi. Dal momento in cui verranno pubblicati sarà infatti necessario procedere a livello nazionale a diffonderli sui posti di lavoro nella maniera più capillare possibile.
E’ stato inoltre illustrato dal segretariato Epsu il prossimo progetto del Dialogo sociale, che non è ancora stato approvato dalla Commissione, su Equilibrio vita lavoro e digitalizzazione. Nell’illustrazione del progetto, troppo sbilanciato verso la digitalizzazione più che verso l’equilibrio vita lavoro, sono emersi dubbi e perplessità relativamente a come il progetto è stato presentato dagli italiani. Senz’altro Tuned dovrà vigilare perché il progetto rispetti le linee guida decise congiuntamente.
Sulla questione della partecipazione alla riunione informale dei DG di Tallin si è deciso, visto l’atteggiamento ottuso dei DG che continuano a voler decidere la delegazione TUNED, di non partecipare all’incontro del 6-7 dicembre a Tallin.
Sulla questione della giustizia fiscale vi è stata una breve presentazione da parte di Luca Scarpiello sul progetto della direttiva Cbcr che necessita azioni di lobby e di sostegno a livello di Governi Nazionali che potenzialmente potrebbero appoggiarla. Il Governo italiano è uno di quelli potenzialmente a favore e dunque dovremo cercare di esercitare pressioni a favore di questa normativa che obbligherebbe le multinazionali a pagare le tasse nelle stesse nazioni in cui esercitano la propria azione.
Il “country by country reporting” (Cbcr), è la dichiarazione contabile (nei bilanci annuali) di alcuni elementi rilevanti dell’attività delle grandi aziende (dagli occupati ai profitti), per come si svolge nei vari Paesi nei quali le multinazionali sono presenti con filiali e mercati di riferimento.
Sulla questione della protezione dei whistleblowers è stato fatto un piccolo report sulla campagna dell’EPSU. Una proposta della commissione arriverà probabilmente entro la fine dell’anno.
Sulla questione migranti e rifugiati è stato illustrato lo studio fatto da Epsu in collaborazione con PSI sulla privatizzazione dei servizi ai migranti; è stato fatto un report sullo del progetto di FPCGIL e FSC-CCOO, nonché focalizzazioni sulla importanza, anche in ambito di dialogo sociale, di concentrarci sulle condizioni di lavoro di chi offre i servizi alla migrazione.
Sulla questione dei servizi carcerari è stata differita l’adozione di una dichiarazione da inviare ai Ministri della Giustizia.
Il Segretario generale dell’EPSU, Jan Willem, ha inoltre spiegato le fasi congressuali del congresso dell’EPSU che si svolgerà dal 4 al 7 giugno 2019 a Dublino.Da ultimo sono state comunicate le date dei prossimi appuntamenti.(24 ottobre 2017)
Nicoletta Grieco