(6 marzo 2017) Si è svolta venerdì 3 marzo a Bruxelles la 47a riunione del Comitato permanente delle amministrazioni centrali (NEA) dell’Epsu.
Dopo la rituale adozione del verbale della scorsa riunione siamo passati agli argomenti all’ordine del giorno.
Aggiornamenti: il segretariato dell’Epsu ci ha aggiornato sullo stato delle consultazioni della Commissione sul Pilastro UE sui Diritti sociali, ha detto che sono stati ricevuti dalla Commissione molti feedback e che stanno continuando ad arrivare. Seguirà un documento ufficiale.Sarà a breve lanciata una campagna della CES sull’aumento delle retribuzioni; molti lavoratori dei paesi europei a causa della crisi, tra cui il nostro che ha la contrattazione bloccata da quasi 9 anni, hanno subito perdite salariali e dunque la campagna ha la finalità di dare visibilità alla problematica con particolare attenzione ai salari più bassi ed alle disparità di genere. Il Comitato è invitato a discutere come dare buona visibilità alla campagna con riferimento alla situazione salariale nelle Amministrazioni centrali. Sulla questione della Turchia si continuano a registrare attacchi alle libertà personali dei dipendenti pubblici e dei sindacalisti; si costituirà un fondo dell’EPSU per i dipendenti pubblici colpiti dalle ritorsioni anche per dar loro la giusta assistenza legale; verrà inoltre pianificata una missione in Turchia e si terrà una riunione dell’ILO ad Ankara.
Entro il prossimo ottobre andranno formalizzate le candidature per la vicepresidenza del NEA poiché uno degli attuali vicepresidenti, Stelios Stiakkaros, (Francia, CFDT Interco) andrà in pensione.
Sulla questione dell’Accordo sul diritto alla informazione ed alla consultazione per i lavoratori delle Amministrazioni centrali si registrano senza dubbi dei ritardi da parte della Commissione: il prossimo step è la fase della valutazione della fattibilità, ma certamente ci vuole anche una decisione politica per accelerare la trasposizione in direttiva. Insieme ai datori di lavoro Tuned ha scritto a Juncker per chiedere un incontro per discutere dell’accordo. Si raccomanda a tutti i membri di completare i questionari sulla rappresentatività, visto che in molti non hanno ancora risposto. La Commissione sembrerebbe intenzionata a cercare la unanimità anche se sarebbe sufficiente la maggioranza qualificata.
Si è poi passati a discutere della conferenza conclusiva del seminario sui rischi piscosociali a lavoro che si terrà a Berlino i prossimi 14 e 15 marzo; si è analizzata la bozza di linee guida redatta da Lionel Fulton il cui contenuto è risultato essere condiviso dalla maggioranza. Il punto 6, equilibrio vita/lavoro, è stato riportato quanto illustrato dai datori di lavoro italiani nella riunione dello scorso 23 febbraio; la proposta di progetto, di cui erano all’oscuro anche gli altri datori di lavoro, era maggiormente focalizzata sullo smart working includendo l’equilibrio vita/lavoro come come una conseguenza dell’applicazione di questo modello di organizzazione del lavoro. E’ stato richiesto ai datori di lavoro italiani di presentare un progetto dettagliato (visto che si trattava di una scarna presentazione) per il prossimo 31 marzo. Sulla questione si è anche richiamata l’attenzione sulla convenzione dell’OIL sullo smart working.Si è inoltre data evidenza alla campagna sulla Tax Justice e sull’importanza di inviare il modello di lettera redatto dall’Epsu ai rispettivi governi richiamando i 3 miglioramenti che dovranno essete fatti alla bozza di direttiva. Inoltre si dovrà firmare la petizione per la protezione legale dei whistleblowers, riportata al seguente link https://whistleblowerprotection.eu/. Dopo il lancio seguirà anche una pubblica consultazione con la finalità di inoltrare proposte di legge.
A breve vi sarà una conferenza stampa con il lancio di una ricerca commissionata da PSI sulla privatizzazione dei servizi ai migranti ed ai richiedenti asilo. Abbiamo poi proceduto, insieme ai compagni di Comisiones Obreras, ad illustrare, nonostante si sia ancora in una fase iniziale, il progetto Euromed che in cooperazione con l’Epsu vuole centrare l’attenzione sulla necessità di servizi pubblici di qualità e personale altamente specializzato che si occupi della accoglienza a tutti i livelli dei migranti o rifugiati.
Abbiamo illustrato a grandi linee il progetto, con un focus sul punto di vista e sulle difficoltà di chi lavora in questi servizi e le due missioni sul posto, a Melilla (2017) e Lampedusa (2018). Abbiamo chiesto il coinvolgimento di tutti i comitati, non solo NEA, ma anche Enti locali e Sanità, nel progetto.
In esito alla riunione ci sono stati degli aggiornamenti sui gruppi di lavoro e sul congresso PSI nonché sui prossimi appuntamenti.
(Nicoletta Grieco)