Oggi 27 luglio al Ministero della Salute si è tenuto l’incontro per l’analisi della proposta presentata sul personale precario della ricerca negli IRCCS e IZS (che alleghiamo). Il dott. Leonardi ha chiesto al tavolo l’espressione di un parere sulla bozza di proposta di un decreto legislativo che prova a declinare quanto illustrato in precedenza con la “piramide”. Abbiamo confermato le perplessità già espresse negli incontri precedenti su un sistema che non da soluzione ai tanti precari della ricerca sanitaria. Infatti il testo prevede la trasformazione dei contratti precari in assunzioni a tempo determinato per coloro che abbiamo già superato una selezione e abbiano avuto un contratto di almeno tre anni, e l’avvio per i nuovi di un percorso a tempo determinato di 10 +5 anni per i ricercatori e 6+3 anni per i “professionisti della ricerca”. Questo decreto dovrebbe trovare poi applicazione all’interno dei CCNL ,ancora da avviare, (comporto e Dirigenza) con apposite sezioni e retribuzioni. Gli attuali contratti di collaborazione esistenti dovrebbero essere “congelati” e prorogati in attesa dell’iter parlamentare e della conclusione dei negoziati contrattuali. Appare del tutto evidente che il percorso delineato non offre certezze né di una futura stabilizzazione nel SSN, né tanto meno della continuità dei contratti che rimangono legati alle risorse stanziate per i singoli progetti di ricerca. Nessuna certezza sulle risorse che saranno messe a disposizione per la realizzazione della proposta. Convinti dell’urgenza di trovare soluzioni per i tanti lavoratori precari, nel riconfermare la piena volontà di affrontare, anche in maniera innovativa, percorsi che diano la stabilità e la certezza del lavoro, riteniamo che con questa proposta si prospetti una nuova forma di lavoro precario senza dare soluzione al problema. La delegazione, presieduta dal dott. Leonardi, ha confermato la volontà di procedere con il proseguimento del confronto con i ministeri competenti e le Regioni per avviare l’iter parlamentare del decreto nel mese di settembre. Seguiremo l’intera fase coinvolgendo tutte le lavoratrici ed i lavoratori, anche con iniziative mirate ad ottenere la modifica del decreto, convinti che la soluzione al precariato non può essere il precariato stesso.
Roma, 27 Luglio 2016
p. La Segreteria Nazionale p. La Segreteria Nazionale FP CGIL Nidil
Cecilia Taranto Silvia Simoncini