FP CGIL FPS CISL UIL PA
Le organizzazioni sindacali FP CGIL, FPS CISL, UIL PA, convocate il giorno 8 novembre per l’informativa sull’ ennesima ipotesi di Regolamento di organizzazione del Ministero dell’ambiente della tutela del territorio e del mare hanno comunicato al Vice Capo dell’Ufficio Legislativo – che presiedeva la riunione – che non avrebbero partecipato all’incontro.
La decisione nasce dalla consapevolezza che la vicenda del regolamento ha assunto nel tempo connotati grotteschi, per ben 4 volte (22 dicembre 2006, 17 aprile 2007, 22 agosto 2007 e 8 novembre 2007) le OO.SS. sono state convocate da interlocutori diversi e su testi che cambiavano continuamente, tra l’altro, senza mai assumere anche le indicazioni propositive che venivano dalle OO.SS. nel corso delle riunioni e ribadite con note formali.
Se la consultazione delle OO.SS. è solo un fastidioso atto formale è bene mettere fine a relazioni sindacali che non hanno alcuna ricaduta positiva e non producono alcun miglioramento sull’efficienza, l’efficacia e la funzionalità del nostro Ministero.
La decisione di non partecipare alla riunione odierna nasce anche dalla mancata risposta alla richiesta di incontro dei segretari nazionali di FPCGIL , FPS CISL e UILPA Podda, Tarelli e Bosco con il Ministro in considerazione, anche, della grave situazione organizzativa in cui versa il Ministero: mancato riconoscimento delle professionalità interne, nuove assunzioni precarie, mancate risposte in termini di lotta alla precarietà, utilizzo di strumenti “emergenziali” per comandi e utilizzazioni di personale presso il Ministero senza alcuna informativa e dopo che, in questo ultimo biennio, si è già proceduto all’inquadramento dei comandati presenti al Ministero.
Nel corso di questo ultimo anno si sono succeduti incontri al termine dei quali si concordavano impegni – come il blocco di nuove assunzioni precarie – impegni mai rispettati.
La vicenda del ritiro dell’emendamento relativo al personale delle poste è emblematica così come la mancanza di qualsiasi provvedimento in Finanziaria relativo al Ministero rende molto preoccupante la prospettiva di un rafforzamento della nostra struttura che, a differenza dell’APAT, non riesce a risolvere nessuno dei problemi relativi al personale ed al proprio funzionamento.
E’ tempo di impegni responsabili nei confronti di quei lavoratori che, nonostante gli insulti quotidiani dei vari Ichino di turno, garantiscono il funzionamento di strutture pubbliche a difesa dell’ambiente.
Roma, 9 novembre 2007