Nella giornata di ieri è ripreso il confronto con le Associazioni AIOP e ARIS per il rinnovo del CCNL. In apertura abbiamo constatato che nonostante l’impegno da loro assunto nell’ultimo incontro, non avevano definito la loro delegazione per l’importante tavolo sulla valorizzazione professionale. Dopo averli richiamati al rispetto di quanto comunemente condiviso, hanno assunto formale impegno di insediare il tavolo nel prossimo incontro che si terrà il 20 dicembre presso la sede dell’ARIS. Prima di proseguire l’esame degli articoli del contratto, la controparte si è nuovamente soffermata sugli articoli che afferiscono l’attribuzione delle mansioni superiori e del cumulo delle mansioni, che già avevano formato oggetto di discussione la volta precedente. Hanno voluto ribadire che il nuovo contratto deve dare attuazione alle modifiche che in tema di mansioni sono state introdotte dal decreto 81/2015 (Job acts), in particolare sull’allungamento -oltre i sei mesi fissati come tempo minimo dal decreto – per l’attribuzione definitiva del trattamento economico superiore. Per parte nostra, abbiamo fatto presente che sulla questione il decreto conferisce alla contrattazione collettiva un insieme di prerogative che non possono essere ridotte esclusivamente alla parte che a loro interessa, e, pertanto, il tema va affrontato nella sua interezza, convenendo che le parti elaboreranno proposte concrete da portare al confronto. Il negoziato si è poi soffermato sui seguenti articoli del contratto: Passaggio ad altra funzione per inidoneità fisica (art. 17). Poiché l’articolo riguarda solo l’ipotesi della inidoneità totale e permanente al lavoro e che l’attuale formulazione a dato luogo a non poco contenzioso, abbiamo rappresentato la necessità di una riformulazione e, in particolare, di considerare le altre tipologie di inidoneità: temporanea, parziale, ecc., anche in rapporto al decreto 81/2008 relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro. La controparte si è resa disponibile ad agire nella direzione da noi indicata. Orario di lavoro (art. 18). Abbiamo sottolineato che le attuali relazioni sindacali così come delineate nell’articolo, si sono dimostrate efficaci ai fini dell’O.d.L e nella gestione degli orari, ravvisando la necessità di affrontare ulteriori quattro questioni. Sul tema delle relazioni la controparte non si è espressa e, in proposito, rammentiamo che l’intera questione formerà oggetto di un incontro specifico. La durata massima dell’orario di lavoro giornaliero, oggi non prevista ne dalla legge ne dal CCNL, considerando l’importanza di porre un limite ragionevole per le evidenti ricadute che la durata giornaliera dell’orario di lavoro riveste per i carichi di lavoro, la salute, la qualità dell’assistenza ecc. Il periodo di riferimento per il rispetto delle 48 ore settimanali, comprensive del lavoro straordinario, oggi previsto su un anno, con l’obiettivo di rendere la norma uguale a quanto previsto dal CCNL della sanità pubblica che prevede un periodo inferiore. I tempi di vestizione e di svestizione per quanti hanno l’obbligo di indossare la divisa, oggi già normati per i lavoratori e la lavoratrici che operano nelle strutture dell’ARIS La questione delle deroghe alle 11 ore di ore di riposo consecutivo che, come è noto, nel pubblico non sono più consentite, mentre nel vigente CCNL sono demandate alla contrattazione decentrata Su tutte le quattro questioni si è sviluppato un confronto delle posizioni che, allo stato, rimane aperto anche in virtù del fatto che l’AIOP ci ha presentato la proposta di passare da 36 a 38 ore di lavoro settimanali, in subordine 37 ore comprensive dei tempi di vestizione. Come potete immaginare ciò ha reso impossibile, per il momento, ogni altra discussione in tema di orari di lavoro; del resto è nota la nostra posizione sull’incremento dell’orario di lavoro settimanale. Anche la discussione sul lavoro notturno (art. 19) ne è stata influenzata, pur rappresentando, per parte nostra, la necessità di rendere più chiare e cogenti le norme di rinvio alla contrattazione decentrata previste nella formulazione attuale dell’articolo. Banca delle ore (art. 20). La controparte ci ha chiesto di eliminare la previsione contrattuale che per le ore accantonate “deve essere immediatamente corrisposta la maggiorazione straordinaria”. Abbiamo comunicato unitariamente la nostra indisponibilità a riguardo. Dopo un’ampia discussione si è convenuto sulla necessità di rivedere la norma al fine di rendere più certa l’istituzione della banca delle ore, in particolare abbiamo sottolineato la necessità di rendere più certa la fruizione delle ore accantonate, e che tali ore non possono essere utilizzate per assolvere al debito orario, facendo venire meno la funzione stessa della banca delle ore. Tavolo welfare Il confronto si è soffermato per esaminare la possibilità ed i costi sia per la costituzione di fondi specifici per la sanità privata, sia dell’adesione a fondi negoziali già esistenti. A tale proposito abbiamo illustrato le caratteristiche del fondo Perseo, evidenziando la possibilità che anche la sanità privata possa aderire a tale Fondo. La controparte ha posto la questione della partecipazione alla governance del fondo in caso di adesione, e alla possibilità che l’accordo di adesione deroghi alle previsioni statutarie e regolamentari del fondo Perseo, con particolare riferimento alla contribuzione a carico del datore di lavoro ed alla base imponibile su cui la stessa è calcolata, nonché alla tipologia contrattuale dei lavoratori coinvolti Si è convenuto sull’opportunità di esaminare l’atto costitutivo, lo statuto ed il regolamento del Fondo al fine di un ulteriore approfondimento che avverrà, come già ricordato, nell’incontro fissato per il 20 dicembre p.v
Roma 28 Novembre 2017