Roma, 06 dicembre 2017
Al Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI
e p.c. Al Direttore Centrale per la Formazione
Dott. Ing. Emilio OCCHIUZZI
Al Direttore Centrale per l’Emergenza
ed il Soccorso Tecnico Dott. Ing. Giuseppe ROMANO
Al Responsabile dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
OGGETTO: Formazione settore SAF – Richiesta di convocazione tavolo tecnico.
Egregio Capo del Corpo,
il progetto di riorganizzazione del 2014, proposto e voluto da Codesta Amministrazione,allo scopo di mantenere adeguati gli standard operativi necessari al dispositivo di soccorso per quanto riguarda il settore SAF, prevedeva l’implementazione di nuove unità VF attraverso la somministrazione di pacchetti formativi ad-hoc che, a suo tempo, la stessa Amministrazione individuò in due nuovi livelli, SAF basico e SAF avanzato. A tutt’oggi, il modello proposto rimane inspiegabilmente inapplicato e a pagarne le conseguenze, come sempre, sono i lavoratori. Le ragioni di questo grave ritardo, a nostro avviso, ricadono in gran parte sulla Direzione Centrale per L’Emergenza che, circa un anno fa, il 21 dicembre 2016 per l’esattezza, in occasione della riunione in seno al tavolo tecnico sulla pianificazione didattica e sulla formazione,si impegnava formalmente a presentare il nuovo manuale operativo e le relative linee guida, indispensabili alla DCF per avviare la discussione e definire ed articolare il nuovo percorso formativo e didattico.Siamo convinti che le necessità di chiudere questa partita in tempi brevissimi sono, in primis, dell’Amministrazione. Il bisogno di rilanciare l’intero settore SAF attraverso il nuovo percorso formativo, basico e avanzato, può concretizzarsi, a nostro avviso, già a partire dai primi mesi del 2018. Attualmente lo stallo del settore, impossibilitato a svilupparsi e a mantenere gli standard operativi richiesti, sta avendo ricadute pericolose e tangibili anche nel dispositivo di soccorso.Tale scenario, creatosi per negligenza dall’Amministrazione e non certo dei lavoratori,non può, a nostro parere, trovare soluzioni attraverso il temporaneo ripristino delle vecchie regole formative. Se così fosse, al di là delle responsabilità, dirette o indirette, verrebbe sancito il fallimento del nuovo riordino del settore SAF voluto con la Circolare EM 10/2015 ed il definitivo ritorno al vecchio modello organizzativo e formativo 1A, 1B e 2A. Chiediamo, quindi, al solo scopo di scongiurare questa ultima ipotesi, in un quadro collaborativo e di sereno confronto, un Suo autorevole intervento così da avviare immediatamente la discussione sul tavolo tecnico della formazione, sgombrando il campo dal riaffiorare delle ben note logiche corporative che, per troppo tempo, hanno condizionato lo sviluppo di questo settore e che, purtroppo ancora oggi, sembrerebbero puntare a mantenere lo status quo e la gestione dei SAF nelle mani delle solite persone. In attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL VVF
Mauro GIULIANELLA