In allegato la circolare del’INPS n. 169 del 15.11.2017 che sostituisce la circolare n.94 del 31 maggio 2017 che ci sostiene le nostre ragioni.
Stiamo parlando della prescrizione dei contributi dei dipendenti pubblici. La Legge Dini n.335/95 aveva stabilito:
a) la prescrizione di contributi previdenziali da 10 anni in 5 anni anche per i dipendenti pubblici;
b) l’invio dell’estratto contributivo ai medesimi.
I dipendenti pubblici erano tutelati dalla prescrizione da una legge – n.610/52 art.31,32 – estesa per analogia agli iscritti alla Cassa Stato istituita a decorrere dall’1.1.96
Dal 1996 alla sua soppressione avvenuta nel 2011 l’INPDAP ha legittimamente ha operato in base ai criteri previsti dalla suddetta Legge.
Il problema della prescrizione dei contributi dei lavoratori della pubblica amministrazione l’INPS se lo era già posto all’indomani della fusione con l’INPDAP, velocizzando l’implementazione della banca dati dei pubblici dipendenti e predisponendo l’invio degli estratti contributivi per consentire agli interessati la verifica della loro posizione previdenziale e provvedere quindi alla correzione di errori eventuali. Senza attendere, purtroppo, la conclusione di questo processo l’INPS, con la circolare n.94 del 31 maggio 2017, ha sostenuto la tesi secondo la quale essendo state unificate a decorrere dal 2012 le modalità di riscossione dei contributi dei dipendenti pubblici, dalla stessa data decorrono i termini della prescrizione previsti dalla legge335/95 in 5 anni. Facendo in questo modo scattare dal 2018 la prescrizione dei contribuiti non versati dalle amministrazioni pubbliche. Come ricorderete siamo immediatamente intervenuti con una nota congiunta FP e INCA (giugno 2017) che pur non contestando la prescrizione quinquennale dei contributi stabilita per legge riteneva arbitraria la decorrenza dell’ 1.1.2018
Successivamente in un incontro fra le Confederazioni Nazionali CGIL CISL UIL, il Ministero del Lavoro ed i vertici dell’INPS è scaturita la nuova circolare dove si sostiene:
1) il rinvio dell’applicazione della prescrizione dei contributi dei dipendenti pubblici all’1.1.2019;
2) l’applicazione ai dipendenti pubblici iscritti alla CTPS del regime che prevede “in caso di intervenuta prescrizione del pagamento della contribuzione previdenziale per il decorso dei terminidi legge, l’obbligo in capo al datore di lavoro, di sostenere l’onere del trattamento di quiescenza etc.etc”
La Segretaria Nazionale Fp Cgil
Concetta Basile