Roma, 23 ottobre 2017
Al Direttore generale del Personale
e delle Risorse
Dott. Pietro Buffa
e, p.c.
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Pierina Conte
R o m a
Oggetto: schema di decreto del Ministro della Giustizia recante misure per la definizione dei criteri e delle priorità di assegnazione delle sedi di servizio del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria – appunto relativo al regime transitorio -.
Egregio Direttore, con riferimento alla nota GDAP PU 333874 del 20 ottobre 2017, con la quale si chiedeva di far pervenire delle osservazioni su quanto specificato in oggetto, la FP CGIL ribadisce l’importanza di prevedere nel decreto quanto sancito con l’accordo raggiunto al termine della riunione del 5 luglio 2017, accordo fortemente voluto dalla nostra organizzazione sindacale e faticosamente raggiunto dopo circa otto mesi di trattativa.
Ci preme ricordare che il citato accordo prevedeva cinque punti salienti, proposti dalla parte parte pubblica e diventati poi i pilastri dell’accordo finale.
A tal proposito è del tutto evidente che, per quanto ci riguarda, le parti dello schema di decreto che fanno riferimento a quei cinque punti restano valide.
Nello specifico concordiamo sulla necessità di procedere alla sospensione di nuove assegnazioni sino al completo riallineamento della forza presente con la dotazione organica prevista. Parimenti riteniamo corretto che tale riallineamento sia fatto tenendo conto dell’assegnazione del personale già vincitore di procedure di mobilità che è in attesa di raggiungere la sede di assegnazione e provvedendo ad assegnare definitivamente presso le sedi dove attualmente presta servizio, il personale in pianta organica nella sede extra moenia e distaccato presso istituti penitenziari, anche se abbiamo dei dubbi sul fatto che la cosa possa essere fatta sulla base di un concorso “virtuale”.
Terminate queste procedure l’accordo del 5 luglio prevedeva l’assegnazione definitiva del personale in entrata nelle sedi extra moenia, compatibilmente con la dotazione organica, e la restituzione del personale non rientrante nei punti citati e distaccato successivamente alla data del 31 dicembre 2011 alle sedi di appartenenza. Questo avrebbe consentito di recuperare personale negli istituti penitenziari e, negli anni successivi, qualora si fossero verificate delle carenze di organico in attuazione delle procedure precedentemente descritte, di bandire interpelli aperti a tutto il personale di Polizia Penitenziaria e abolire la consuetudine di assegnare il personale nelle sedi extra moenia con ordine di servizio del Capo del Dipartimento.
Riteniamo ancora l’accordo citato il migliore possibile e per questo non condividiamo la parte dello schema di decreto che lo modifica in modo sostanziale,prevedendo un nuovo ordine cronologico per il rientro del personale distaccato nella sede extra moenia, che parta da colui che ha un distacco di maggior durata, ma riteniamo più corretto partire dall’ultimo poliziotto distaccato fino ad arrivare al raggiungimento della dotazione organica prevista. A maggior ragione non condividiamo assolutamente che tale procedura di rientro vada estesa anche al personale effettivo nella sede extra moenia.
Con la certezza che le migliori riforme sono state sempre il frutto di un accordo tra la parte pubblica e le organizzazioni sindacali, auspichiamo che anche su questo tema si arrivi ad una soluzione condivisa.
Il Segretario FP CGIL Nazionale
Salvatore Chiaramonte