Oggetto: CCNL 2006-2009 Comparto Regioni – Autonomie Locali sciopero nazionale 26 ottobre p.v.
L’iniziativa dello sciopero generale del 26 ottobre p.v. con la manifestazione nazionale a Roma assume particolare rilievo per i lavoratori dipendenti degli enti del Comparto Regioni -Autonomie – Locali.
La protesta investe i contenuti della Finanziaria predisposta dal Governo per il 2008 che in modo arrogante, proseguendo nel solco già tracciato per la contrattazione 2006-2007, non prevede le risorse per finanziare il rinnovo del CCNL 2008-2009 dei dipendenti pubblici ed in particolare per gli enti locali è assente la prescrizione che impegna gli enti a porre a carico dei rispettivi bilanci gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali.
La Finanziaria non affronta, se non in termini negativi, il superamento del precariato negli enti locali.
La situazione per gli enti locali è ulteriormente aggravata dal mancato rinnovo anche del biennio economico 2006-2007.
Il relativo atto di indirizzo non è stato ancora approvato e la bozza predisposta contiene elementi preoccupanti.
Nel merito della bozza di direttiva si evidenzia che :
– la descrizione degli istituti contrattuali, quali la struttura della retribuzione, è così dettagliata da compromettere ed irrigidire il confronto con l’ARAN;
– non sono individuati gli obiettivi e la filosofia del Memorandum tesi a coniugare la valorizzazione del lavoro e del merito individuale con la qualificazione dei servizi pubblici attraverso un sistema di relazioni sindacali forti basato sulla partecipazione;
– sono inaccettabili le proposte economiche che, in contrasto con l’accordo sottoscritto il 29/5/2007, non garantiscono un incremento minimo a regime pari a € 101;
– intende far confluire dal fondo contrattuale nei bilanci degli enti le risorse destinate alla retribuzione di posizione dei titolari di posizione organizzativa negli enti con dirigenza. La retribuzione di posizione deve invece essere finanziata interamente dagli enti e devono essere riacquisite nel fondo le risorse già destinate dalla contrattazione decentrata a tale istituto;
-la prevista disapplicazione delle disposizioni contrattuali concernenti i processi di valorizzazione del personale legati allo sviluppo orizzontale mette in discussione conquiste ormai consolidate e nega uno dei principi cardine del Memorandum;
– non accenna agli impegni sottoscritti dalle parti datoriali con precise norme contrattuali concernenti i processi di qualificazione di alcuni profili professionali coinvolti nei processi di riforma.
In sostanza emergono gravissime chiusure della controparte non coerenti con gli impegni assunti ed una forte distanza rispetto ai contenuti della piattaforma che rendono difficile persino l’apertura della trattativa.
Il momento è delicatissimo e lo sciopero generale del 26 ottobre p.v assume un valore specifico ed implica un impegno straordinario d’informazione e di forte mobilitazione dei lavoratori del Comparto.
Le Segreterie Nazionali stanno comunque attivando confronti con le controparti datoriali finalizzate ad una modifica della bozza dell’atto di indirizzo nella direzione indicata dalla piattaforma unitaria.
Per queste ragioni, è necessario lavorare per una grande partecipazione da parte delle lavoratrice e dei lavoratori degli enti locali allo sciopero del 26 ottobre p.v. e alla manifestazione nazionale di Roma – Piazza San Giovanni a sostegno delle nostre rivendicazioni.
FP CGIL
Crispi
FP CISL
Alia
FPL UIL
Fiordaliso