La scorsa settimana è stato pubblicato il bando di concorso per 365 posti da “analista di processo – consulente professionale” – che alleghiamo -, il nuovo profilo recentemente istituito, rispetto al quale abbiamo abbondantemente manifestato il nostro dissenso..Tra le ragioni della nostra posizione di contrarietà c’erano le “particolari” modalità di assunzione dichiarate dall’Istituto, che prevedevano il ricorso al tirocinio, strumento non previsto né dal vigente CCNLné dal Testo Unico del Pubblico Impiego. Nel nostro comunicato con cui spiegavamo i motivi della nostra contrarietà a quell’accordo ricordavamo che “se l’Inps intende assumere personale adeguatamente formato, non c’è bisogno di inventare alcunché: basta assumere lavoratori con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato ed effettuare nei loro confronti un percorso formativo serio e adeguato durante il periodo di prova – all’interno del quale entrambe le parti possono liberamente recedere”. Gli artt. 12 e 13 del bando hanno finito per dare ragione alla FP CGIL, ed ai rilievi di illegittimità che avevamo posto rispetto al periodo di tirocinio ipotizzato dall’amministrazione. Alla fine, il buon senso – o meglio il timore di atti illegittimi – ha prevalso. Continuiamo, ciononostante, a restare fortemente contrari all’istituzione di questa figura professionale poiché, tra l’altro, non comprendiamo come questa si incardinerà negli organigrammi delle strutture territoriali. Constatiamo, inoltre, la totale assenza di una seppur minima riserva di posti in favore del Personale interno; del resto, visti i requisiti previsti, i nostri timori che questo concorso venisse disegnato esclusivamente per l’accesso dall’esterno e con criteri escludenti anche per quei dipendenti in possesso del titolo di studio previsto dalla Brunetta hanno trovato conferma. Ci sembra un segnale fortemente negativo, che testimonia, ancora una volta, la scarsissima considerazione che i vertici dell’Istituto hanno nei confronti del proprio personale.Peraltro, considerato che l’Istituto è stato autorizzato ad assumere altre 730 unità – solo a parziale compensazione dei risparmi di spesa derivanti dalle cessazioni degli anni 2014 e 2015 -, auspichiamo che si provveda al più presto all’assunzione anche di profili professionali già esistenti, di cui l’Inps ha urgente bisogno, a meno di non voler esternalizzarne le attività: architetti, medici e legali. A proposito: che fine hanno fatto la riorganizzazione dell’area medica e di quella legale?
Roma, 13 novembre 2017
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL INPS
Matteo Ariano