Abbiamo siglato l’accordo sulle progressioni economiche 2017, sulla base delle valutazioni che registrano l’opportunità di dare la possibilità, entro il 2018, di una progressione economica a tutto il personale in possesso dei requisiti contrattuali. L’accordo è la fotocopia di quello dell’anno precedente e pertanto permangono tutti i difetti ed i limiti che ampiamente abbiamo illustrato nei comunicati relativi a questa problematica. L’accordo adesso inizia l’iter di registrazione presso gli organi di controllo, iter che presumibilmente non sarà eccessivamente lungo, considerato che l’accordo è il medesimo del 2016. In tale contesto noi rivendichiamo con orgoglio i primi esiti di una battaglia che intendiamo portare avanti: l’integrazione del FUA di risorse spese negli anni precedenti per le progressioni e la ripresa generale di forme di finanziamento ulteriore del salario accessorio è un fatto che, oltre a consentire l’estensione quasi totale del diritto alla progressione economica ai lavoratori, determina una prima inversione di tendenza rispetto agli anni dei tagli feroci che hanno impoverito i FUA delle Amministrazioni. Naturalmente questo per noi è solo l’inizio di un processo che dovrà vedere i giusti riconoscimenti salariali all’impegno straordinario dei lavoratori, che anche questo anno, ed in condizioni sempre più inenarrabili, garantiscono un servizio pubblico essenziale. Vi alleghiamo pertanto il testo dell’accordo, la nostra nota a verbale e la dichiarazione congiunta che impegna le parti sulle progressioni 2018. Infine ribadiamo che parte del problema sono gli scorrimenti tra le aree e al riguardo abbiamo fatto presente alla controparte che noi chiediamo l’attivazione del percorso previsto dalla norma emanata nel nuovo Testo Unico del Pubblico Impiego, che prevede, per il triennio 2018/2020 la possibilità di utilizzo fino al 20% del budget assunzionale disponibile per attivare bandi per soli titoli riservati al personale interno idoneo a precedenti selezioni interne.
Piano assunzionale
Prosegue la procedura di assunzioni a valere sulle graduatorie di idonei vigenti. Lo scorso 21 luglio abbiamo avuto un altro step e si sono registrati altri 8 ingressi nei ruoli. Considerato l’alto numero di rinunce, conseguenti alla vetustà di queste graduatorie, è certo che le stesse entro i mesi di settembre ottobre saranno esaurite. Ed è facilmente prevedibile anche un risparmio sulle risorse di budget già autorizzate. Anche in questo caso siamo ai primi timidi passi che invece devono poter vedere uno sforzo straordinario dell’Amministrazione tramite un piano assunzionale di medio periodo che si ponga seriamente l’obiettivo di garantire una adeguata copertura delle ormai insopportabili carenze che si registrano in tutti gli Uffici. Intanto l’Amministrazione, come preannunciato, deve procedere ad alcune semplici operazioni, come ad esempio la stabilizzazione dei comandati provenienti da Enti dello stesso comparto. Ma la questione occupazionale resta il tema centrale del confronto politico e, alla ripresa del confronto dopo la pausa feriale, chiederemo un incontro direttamente alla Ministra allo scopo di sollecitare e verificare gli impegni economici e normativi del Governo in questa direzione e al fine di risolvere una volta per tutte questioni, come quelle che riguardano il personale ATA e il personale insegnante non idoneo distaccato nei nostri Uffici, su cui pende la singolare norma che obbliga lo stesso datore di lavoro a utilizzare il proprio budget assunzionale per il pagamento del passaggio di questi lavoratori nei ruoli amministrativi del Ministero. Questo è quanto, vi informeremo puntualmente sugli sviluppi.
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni