Ministero Difesa: Sindacati, Pinotti rispetti impegni su valorizzazione dipendenti civili Ministero

12 Ottobre 2017

Per dare seguito a intesa
necessaria presentazione emendamenti in legge Bilancio

Roma, 12 ottobre – “La ministra Pinotti si faccia carico di rispettare gli impegni assuntisulla valorizzazione dei dipendenti civili del Ministero della Difesa”. A rivendicarlo sono FpCgil, Uil Pa e Flp nel ricordare l’intesa raggiunta tra sindacati e dicastero della Difesa loscorso aprile per la valorizzazione dei dipendenti civili di quella amministrazione,”interamente finanziata con le risorse economiche interne al predetto dicastero ottenuteattraverso la predisposizione di due specifici emendamenti alla legge di bilancio 2018″.Atti formali, questi, specificano i sindacati, “indispensabili per dare attuazione a quantoconcordato in coerenza con gli impegni assunti dal Ministero al tavolo di confronto con lerappresentanze sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori civili della Difesa. Eppure almomento, a dispetto delle rassicurazioni ottenute, non abbiamo ancora ricevuto alcunanotizia tangibile circa la concreta presentazione da parte del Ministero della difesa diquegli emendamenti che peraltro, stando a quanto viene riferito, avrebbero già conseguitoil necessario nulla osta da parte del Mef, mentre sta per cominciare la discussione inParlamento”.Per questa ragione i sindacati si rivolgono alla ministra Pinotti, “chiedendole di farsi caricodel rispetto degli impegni assunti con i propri dipendenti, di adoperarsi per sostenere conforza la produzione di quelle due norme nella prossima legge di bilancio, anche profittandodel prossimo appuntamento straordinario già fissato dal Presidente del Consiglio deiMinistri per discutere proprio dei contenuti di quella legge, e di far tenere ai propri piùstretti collaboratori la necessaria comunicazione diretta alle rappresentanze sindacali delpersonale civile, fino ad oggi tenute insolitamente all’oscuro dello stato dell’arte,sull’evolversi della situazione. Un atto di responsabilità e sensibilità istituzionale che,siamo certi, sarebbe ben accolto dalle lavoratrici e dai lavoratori della Difesa”, concludono

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