Le scriventi OO.SS. con la presente intendono invitare la Direzione in indirizzo ad avere un più corretto e costante rispetto delle relazioni sindacali e delle regole che tali relazioni governano ed ispirano, sia nell’ottica della giusta tutela degli interessi dei lavoratori, fine istituzionale delle rappresentanze sindacali e per il cui perseguimento tali corrette relazioni sono essenziali, sia degli stessi interessi dell’Amministrazione, che deve ispirare il proprio operato alle regole della correttezza, al cui buon andamento rispondono anche soluzioni non contenziose delle questioni che possono sorgere nel rapporto con i dipendenti.
A tal proposito, le scriventi non possono non rilevare la reiterata, mancata partecipazione delle importanti circolari rivolte al personale fin qui emesse da codesta direzione in palese violazione dell’attuale sistema delle relazioni sindacali, e il mancato e/o inadeguato riscontro alle istanze di cui le stesse sigle si fanno portatrici che, se pure di oggetto diverso, rientrano sempre nell’ambito dei fini istituzionali la cui cura è alle stesse affidata e, più in generale, in quello della tutela dei diritti dei lavoratori.
Con la presente, non si intende censurare la particolare posizione di merito di volta in volta assumibile dall’Amministrazione ma, più in generale, il diffuso atteggiamento di scarsa considerazione per il ruolo istituzionale che le scriventi rivestono, che passa attraverso il rispetto delle relazioni sindacali, da ispirare anch’esse alla partecipazione, alla trasparenza e alla correttezza, valori che debbono regolare interamente e completamente l’agire dell’Amministrazione, anche nel confronto con le scriventi.
A titolo di mero esempio, si riporta quanto accaduto con riferimento all’intervento unitario prodotto da FP CGIL, UIL PA e FLP DIFESA con il quale si chiedeva a PERSOCIV di conoscere tempi e modi di pagamento di talune competenze spettanti alle lavoratrici e ai lavoratori civili della difesa: ebbene, codesta direzione non ha ritenuto di dare diretto riscontro agli istanti, bensì di diramare una nota indirizzata a tutte le sigle sindacali, oltre che al Gabinetto del Ministro, volutamente sorvolando sulla non irrilevante paternità dell’iniziativa alla quale quella nota comunque ha tentato di dare riscontro. Diversamente è invece avvenuto in occasione di recenti riscontri di codesta D.G. ad iniziative di altre parti sindacali.
Tali comportamenti non solo cozzano con la correttezza delle relazioni tra le parti, ma vanno altresì in spregio dell’attività sindacale che ha titolo alla propria paternità.
Per dirla in termini più efficaci, se le istanze di una o più sigle sindacali possono costituire l’occasione per una più diffusa e generalizzata comunicazione di soluzioni di questioni astrattamente rientranti nella tutela sindacale, deve anche ritenersi che le precise e specifiche istanze di cui la singola sigla sindacale si faccia portatrice meritino una risposta altrettanto singola e diretta, conferente l’oggetto delle questioni e contestazioni, a prescindere da ulteriori aggiuntive diramazioni che sul merito delle questioni codesta direzione decida di dare.
E sempre con riferimento a tale episodio, che ci si augura rimanga isolato, anche l’avere ritenuto di potere inserire tutte le sigle indistintamente in un complessivo contenitore, a prescindere dalle singole ed autonome iniziative intraprese, viola quelle regole di dialogo che presuppongono, prima ancora di qualsivoglia accordo o dissenso, il rispetto della titolarità e dignità delle funzioni e dei fini che queste sigle si pregiano di avere.
FP CGIL UIL PA FLP DIFESA
F.to Francesco Quinti F.to Sandro Colombi F.to Giancarlo Pittelli
Roma 4 agosto 2017