Pubblichiamo un comunicato stampa sulla nostra posizione riguardo alle vicende degli interinali, e una lettera inviata all’Amministrazione per chiarire alcuni aspetti del concorso a loro riservato
8 ottobre 2007
Al Ministero dell’Interno
Dip. Politiche del personale
D.C. Risorse Umane
Prefetto L. Lamorgese
Per il tramite dell’Ufficio relazioni sindacali
Oggetto: selezione per 650 contratti a tempo determinato, riservati ai lavoratori interinali impiegati nella gestione dell’immigrazione
La scrivente O.S. intende, con la presente, evidenziare due questioni sottoposte dai lavoratori in oggetto, relativamente ai contenuti del bando di selezione.
In primo luogo, si sottolinea l’opportunità di fare la massima, preventiva chiarezza, sulle modalità di conteggio dell’esperienza professionale. Infatti ci troviamo di fonte a diversissime condizioni temporali di impiego, che vanno da lavoratori impiegati con continuità fin dal primo giorno, a lavoratori che sono stati impiegati – nell’arco di questi anni – per numerosissimi periodi di diversa durata, anche per pochi giorni (in sostituzione di colleghi a vario titolo assenti). E’ facile immaginare che queste estreme differenti condizioni, con tutte le possibili combinazioni che nella realtà si possono essere verificate, richiedono di chiarire con la massima precisione, e preventivamente alla prova selettiva, le modalità di calcolo dell’esperienza professionale, con particolare riguardo ai sei mesi richiesti come requisito di base per l’ammissione.
In secondo luogo, si fa presente il significato che assume, nel quadro di questa procedura, il criterio di preferenza costituito dall’aver prestato “per almeno un anno, lodevole servizio”. Infatti, premesso che le modalità della prestazione di lavoro “interinale” di fatto comportano, e hanno in effetti in alcuni casi comportato, la facoltà di non avvalersi di personale “non soddisfacente”, sarebbe lecito presumere che, almeno i lavoratori tuttora impiegati, il “lodevole servizio” lo hanno prestato … e, in ogni caso, abbiamo garanzie che tutti i Prefetti e i Questori siano ugualmente disponibili a rilasciare la richiesta attestazione? E’ ovvio che non dubitiamo della correttezza dei Prefetti e dei Questori, ci chiediamo semplicemente se, a fronte di questa evidente novità nella vita dell’Amministrazione, abbiano avuto o meno indicazioni da codesta Direzione Centrale.
In attesa di urgente riscontro, distinti saluti
Lino Ceccarelli
(Fp-Cgil Min. Interno)