A seguito di specifica richiesta, siamo stati convocati a un incontro per il 25 di ottobre avente ad oggetto “l’acquisizione diretta delle DSU presso le sedi Inps”. Venuti a conoscenza che stesse convocazioni, in date diverse, erano state inviate ad altre sigle sindacali, abbiamo risposto chiedendo “la fissazione di una nuova data, valida per tutte le OO.SS. così da poter garantire la partecipazione di tutte le sigle lo stesso giorno”, tenuto conto della rilevanza dell’argomento. Abbiamo, invece, con sorpresa, appreso di un incontro avvenuto il 24 ottobre, solo con CISL e UIL, e ieri, addirittura, abbiamo letto il comunicato stampa ufficiale dell’Istituto – che alleghiamo – che dichiara raggiunto l’accordo con la consulta dei Caf fino al 31 dicembre 2017 (… e dal 1 gennaio 2018 che succede?). Riceviamo, solo nella giornata di ieri, un nuovo invito a partecipare ad un incontro sul medesimo tema, il prossimo 30 ottobre, ma sempre e soltanto con alcune sigle e quando la soluzione sembra almeno in parte acquisita. La vicenda potrebbe avere tratti persino umoristici se non grotteschi, se non fosse che le questioni poste e da trattare investono interessi e bisogni di milioni di cittadini e la salvaguardia della già precaria funzionalità delle sedi, dovuta a carichi di lavoro estenuanti e a una carenza di personale ben oltre la soglia della sostenibilità, nonché ad una macchina organizzativa tutta da riformare. Ciò premesso, a quanto pare, è questo il modo in cui ora si concepiscono nell’Istituto le relazioni sindacali e la strada sembrerebbe proprio quella del “divide et impera”: un tentativo neppure così subdolo da parte dell’Amministrazione di scegliersi i propri interlocutori. Diciamo questo mentre il quadro generale è drammatico ed alcune vicende si sono consumate in questi mesi con esiti non propriamente positivi come, ad esempio, l’atto unilaterale con cui l’Amministrazione ha sbattuto in faccia la porta sui criteri per l’assegnazione delle Posizioni Organizzative. Ma anche la definizione dei criteri per le nuove assunzioni, in particolare riguardo al titolo di studio ed al periodo di tirocinio, nonché l’istituzione del nuovo profilo professionale, rispetto ai quali abbiamo espresso tutta la nostra più netta contrarietà. Mentre siamo in attesa su tante altre: sulla nomina dell’OIV siamo fermi al “prendere o lasciare” nei confronti del CIV, che impedisce l’approvazione del Piano della Performance e il pagamento del saldo 2016 dei compensi incentivanti; sulla storia infinita del modello organizzativo e di servizio, come anche sui i necessari interventi per i Professionisti … L’elenco sarebbe molto lungo in un quadro a dir poco preoccupante, rispetto al quale non possiamo che registrare e denunciare la dicotomia tra le dichiarazioni dell’Amministrazione ed i fatti conseguenti. Non sono poi così lontani i giorni in cui il Direttore Generale pronunciava i propri intendimenti, quelli del Presidente non li ricordiamo neppure, a poche ore dall’insediamento. Sembrano molto lontani se guardiamo al lavoro fatto, se guardiamo anche solo al metodo. In verità non ci interessano più di tanto le dinamiche o i rapporti di forza che ci sono tra i vertici dell’Istituto, o almeno, non ci interessano fino a quando questi non diventino un problema per l’INPS e per i propri lavoratori. Quel che ci interessa e quindi ci preoccupa è il futuro di questo Istituto, e non verranno meno i nostri “No”, se necessario anche con la pubblica denuncia e la mobilitazione del personale. Non sono questi “mezzucci” che possono intimidire l’azione sindacale, anzi, ce ne fosse il bisogno, confermano che quella del contrasto a provvedimenti ed iniziative che non siano nell’interesse dell’Istituto e del personale rappresentano proprio la strada giusta su cui continuare.
Proprio per queste ragioni, riteniamo non abbia senso presentarsi il prossimo 30 ottobre all’incontro, se dovremo sentire cose già note. Non saremo noi a ridurre il ruolo delle relazioni sindacali; preferiamo essere in assemblea con i lavoratori, cui avremo modo di spiegare quanto sta accadendo.
Roma, 26 ottobre 2017
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Matteo Ariano