Nella giornata di eri siamo stati convocati dai Vertici dell’Istituto per una breve illustrazione dei contenuti del progetto dell’Amministrazione volto a creare un nuovo profilo professionale, denominato “Analista di processo – Consulente professionale”, riconducibile all’ area C ed al quale collegare la prossima emanazione del bando di concorso pubblico per nuove assunzioni (i numeri iniziali saranno di 365 unità alle quali si dovrebbero aggiungere circa 700 posti per la cui autorizzazione sono state attivate le procedure amministrative presso i competenti ministeri).
Nel corso dei nostri interventi abbiamo evidenziato tre profili di criticità:
una questione di metodo che attiene alla procedura da seguire per la creazione del nuovo profilo professionale in quanto riteniamo, in linea con il nostro CCNL, che l’istituzione di nuovi profili professionali non possa essere espressione di un atto unilaterale dell’Amministrazione, ma debba essere preceduta da un accordo, in sede di contrattazione integrativa, che dovrà regolare anche l’accesso per il personale già in servizio all’ istituendo profilo, integrando in questo modo la disciplina sui cambi di profilo, recentemente rivista con uno specifico verbale di intesa lo scorso mese di luglio;
una questione di merito in quanto non è stato ancora chiarito dall’ Istituto il contesto organizzativo e funzionale nel quale si inserisce la nuova figura professionale con i contenuti sinteticamente descritti nel documento consegnatoci; in sostanza manca ad oggi il preannunciato modello di servizio che dovrà ridisegnare la modalità di interazione tra l’Inps e la sua utenza dando una collocazione funzionale ed organizzativa al nuovo profilo: senza tale atto si rischia di creare una figura professionale “decontestualizzata”;
ultima, non certo per importanza, questione sollevata attiene alla necessità, per noi imprescindibile, di attivare percorsi di progressione verticale, i passaggi di area, per i colleghi in considerazione delle nuove prospettive offerte dal Decreto Legislativo n.75 del 25 maggio 2017, uno degli ultimi decreti della Riforma Madia, che prevede la possibilità, in rapporto al fabbisogno di personale, nell’ arco del triennio 2018/2020, di promuovere selezioni interne per i passaggi di area sino a ieri legati esclusivamente al meccanismo della riserva eventualmente inserita nel bando del concorso pubblico.
Il 29 settembre proseguirà il confronto sui contenuti del nuovo profilo professionale e si affronterà, come da noi richiesto, la questione del nuovo modello di servizio che dovrebbe essere presentato dalla Delegazione di parte datoriale.
FP CGIL/INPS CISL FP/INPS UIL PA/INPS
Matteo Ariano Paolo SCILINGUO Sergio CERVO