Roma, 24 luglio 2017
Dott. Gioacchino Natoli
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
Dott.ssa Barbara Fabbrini
Direttore Generale del personale e della formazione
p.c.
Elisabetta Maria Cesqui
Capo di Gabinetto
Oggetto: criticità Ufficio pensioni
Le scriventi organizzazioni sindacali segnalano la grave situazione in cui versa l’ufficio quinto della Direzione Generale del personale (ufficio pensioni).I lavoratori di tale ufficio da sempre curano con profitto e tempestività le procedure amministrative propedeutiche alla corresponsione del trattamento di quiescenza al personale del comparto ministeri e di magistratura pur operando in locali insalubri, solo di recente in parte “ripuliti”, arredati con mobilio vecchio e non a norma, ed utilizzando hardware e software obsoleti con una digitalizzazione delle procedure ancora in embrione.Nonostante il considerevole incremento del numero dei pensionamenti determinato dalle recenti riforme previdenziali, all’ufficio pensioni non è stato assegnato un lavoratore in più per fa fronte all’aumento del carico di lavoro. Anzi lo stesso ha subito, al pari degli altri uffici del ministero, il progressivo depauperamento dell’organico a causa del blocco del turn over. Tale situazione si è ulteriormente aggravata negli ultimi tempi a causa del pensionamento di altri lavoratori in servizio nel predetto ufficio i quali non sono stati sostituiti.Che l’ufficio pensioni non sia una priorità lo dimostra anche la circostanza che lo stesso è privo da mesi di un dirigente titolare e che ad oggi non ne è stato nominato uno nuovo.Il sindacato confederale ha il dovere di denunciare che la situazione dell’ufficio pensioni non è più sostenibile e ciò sia a tutela dei lavoratori in servizio nel predetto ufficio, che evadono carichi di lavoro entro termini perentori al limite della sopportazione, con sacrifici personale e senza alcun riconoscimento economico, sia a tutela delle centinaia di lavoratori degli uffici giudiziari che si apprestano a lasciare il lavoro per raggiunti limiti di età i quali rischiano di percepire i vitalizi con mesi e mesi di ritardo.CGIL CISL e UIL ritengono che non ha senso porsi obiettivi alti attraverso la riforma della Giustizia se poi il Ministero non riesce ad assicurare neanche l’ordinaria amministrazione. Per tale motivo chiedono che da subito l’ufficio pensioni sia destinatario di nuovo personale, anche attraverso una redistribuzione del personale all’interno del Ministero, tenuto conto dei carichi di lavoro, ed attraverso l’impiego dei conducenti di automezzi nei tempi di attesa, nonché di risorse materiali, finanziarie e tecnologiche e si riservano l’adozione di ulteriori e più efficaci iniziative a partire dal prossimo autunno in caso di negativo riscontro.
FP CGIL
Amina D’Orazio
CISL FP
Eugenio Marra
UIL PA
Domenico Amoroso