Ministero Difesa: Lettera a Ministro e Sottosegretario su trattamento di trasferta personale civile

25 Luglio 2017

Egregia Ministra,
On.le Sottosegretario

come noto il tema in oggetto è tuttora disciplinato dall’art. 30 CCNL 16.5.2004, Integrativo del CCNL 98/2001, dal quale continua ad evincersi che il personale inviato in missione – oltre alla normale retribuzione – ha diritto ad una indennità di trasferta pari a Lire 40.000 per ogni periodo di 24 ore di trasferta, oltre il rimborso delle spese effettivamente sostenute per i viaggi in ferrovia, aereo, navi, ed altri mezzi di trasporto extraurbani nel limite bel costo del biglietto ecc… Il comma due del medesimo articolo prevede che per le trasferte di durata superiore alle 12 ore al dipendente spetti ilrimborso della spesa sostenuta per il pernottamento in un albergo fino a quattro stelle e della spesa, nel limite attuale di complessive Lire 85.700, per i due pasti giornalieri.Al settimo comma della predetta norma, si legge che al dipendente che fruisca del rimborso di cui al comma due, spetti l’indennità prevista al comma uno lettera a), ridotta addirittura del 70%. Il comma successivo, poi, stabilisce un’anticipazione al dipendente non inferiore al 75% del trattamento complessivo presumibilmente spettante per la trasferta.L’art.4 comma 98 della legge 12 novembre 2011 n.183 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012), in proposito ha stabilito che “il personale appartenente alle amministrazioni statali di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 e successive modifiche e integrazioni, in occasione delle missioni all’interno del territorio nazionale (..) è tenuto a fruire per il vitto e l’alloggio delle apposite strutture delle amministrazioni di appartenenza, ove esistenti e disponibili”.Il preambolo normativo richiamato è utile alla scrivente O.S. per delineare l’ambito nel quale l’esigenza dell’amministrazione inizia concretamente a palesarsi, per proseguire con la disposizione di missione impartita al dipendente e il relativo obbligo di quest’ultimo di adempiere al proprio dovere, ed evidenziare la condizione di assoluto disagio patita dai lavoratori coinvolti per effetto dell’esecuzione mal retribuita di quelcomando, specie in un panorama complesso com’è quello attualmente vissuto nelle aree tecnico-operative e tecnico-industriali della difesa, anche rispetto al diverso trattamento riservato ai colleghi militari.Da questo punto di vista, può facilmente comprendersi il malessere che continua a pervadere i lavoratori civili della difesa, destinati a frequentare corsi di formazione professionale, anche per l’acquisizione del necessario know-how presso le aziende costruttrici di apparati – situate prevalentemente nel nord del Paese – per settimane, quando non per mesi, o – a maggior ragione – comandati all’estero, senza poter percepire un adeguato trattamento di trasferta che, invece, nel caso dei militari, vale almeno 5 volte quello riconosciuto a questi ultimi, anche per effetto di quella umiliante riduzionedel 70% imposta dalla norma contrattuale anzidetta nel caso in cui il dipendente fruisca del rimborso del vitto e dell’alloggio. In conclusione, non v’è chi non veda come il trattamento di missione/trasferta attualmente previsto da quelle norme contrattuali per il personale civile della difesa risulti essere in realtà quasi a costo zero per l’amministrazione, se ovviamente paragonato al grande sacrificio richiesto/imposto e non adeguatamente retribuito a quei lavoratori.Niente a che vedere, nei fatti, con quello invece riservato al personale militare, che pure si trova spesso ad operare a stretto contatto con quei lavoratori negli stessi ambienti e nei medesimi scenari in cui quest’ultimi vengono comandati.Alla luce di quanto sopra, e con specifico riferimento all’apertura della discussione per il rinnovo dell’impianto normativo del C.C.N.L., prevista ormai per il prossimo mese di Settembre, la FP CGIL Vi invita sin da oggi a farvi cortesemente carico della soluzione del problema proponendo all’attenzione dell’ARAN – considerato il notevole lasso di tempo trascorso dall’ultimo rinnovo – una significativa rimodulazione dei contenuti delle normein argomento, anche e soprattutto in chiave economica, al fine di addivenire ad un significativo e giustificabile aumento dei compensi destinati al personale civile, se non proprio ad un auspicabile pareggiamento con il trattamento di trasferta/missione attualmente riconosciuto alla componente militare, ambedue appartenenti allo stesso dicastero, seppure con compiti diversi, entrambi ugualmente importanti per il nostro Paese.Si resta in attesa di cortese sollecito riscontro.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Ministero della Difesa
Francesco Quinti

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