E’ ripreso ieri, a PERSOCIV, il confronto tra AD e le scriventi OO.SS. per la definizione dell’ipotesi di accordo per la distribuzione del FUA 2017, preceduta dalla nuova proposta di AD che ci è stata però inviata poche ore prima dalla riunione, circostanza questa che abbiamo pesantemente contestato, chiedendo che situazioni di questo tipo non si ripetano in futuro.
In apertura di riunione, le scriventi OO.SS. hanno immediatamente posto all’attenzione del Direttore Generale di PERSOCIV le fortissime criticità innescate da alcuni passaggi della circolare n. 33224 del 25.05.2017, poi ribaditi dalla circolare a seguito n. 36394 del 7.06.2017, che in buona sostanza disponevano la non redistribuzione in loco dei residui FUS, come sempre avvenuto in passato, e la loro riassegnazione alla D.G., e che contestualmente fissavano “la quota massima teorica pro capite per il FUS pari ad € 575,52”. Due disposizioni francamente incomprensibili: appare logico che i residui vadano distribuiti tra coloro, e cioè i lavoratori dell’Ente, che hanno assunto in proprio l’onere di partecipazione ai progetti al posto di coloro che non vi hanno partecipato; e, per quanto attiene la quota di € 575,52, essa serve solo a determinare la misura per la dotazione del FUS, e non certo a fissare limiti invalicabili, il che peraltro confliggerebbe con l’autonomia del tavolo locale.
Abbiamo pertanto richiesto al D.G. di PERSOCIV la modifica delle due circolari o comunque un urgente intervento chiarificatore in proposito, rispetto alle quali richieste la dr.ssa Corrado ha espresso disponibilità e si è riservata una risposta.
Nel prosieguo della riunione, la dr.ssa Corrado ha illustrato le due novità sostanziali della nuova proposta rispetto alla precedente del 20 aprile. E’ poi seguito il consueto giro di tavolo, nel quale FP CGIL–CISL FP–UIL PA-FLP DIFESA-CONFSAL UNSA hanno:
– preso positivamente atto delle economie di spese registrate su PPL/Turni/Reperibilità e della loro ridestinazione ai fondi locali, allo stato estremamente esigui, a beneficio di tutti i lavoratori, e apprezzato che il lavoro del tavolo prosegua, anche in prospettiva 2018, per realizzare una riduzione di spesa più efficace e coerente, con la riunione già programmata per il prossimo 12 luglio;
– rinnovato la richiesta di un formale impegno delle Parti ad avviare il maggior numero di sviluppi economici con decorrenza 1.1.2018 alla luce delle effettive disponibilità del FUA, definendone i numeri e i contingenti nell’ipotesi di accordo FUA 2018;
– espresso un giudizio fortemente negativo sulla riconferma (art. 14, comma 2) delle competenze assegnate alla contrattazione locale, che di fatto risulta svuotata di ogni significato, e chiesto che il predetto comma 2 venga rimodulato inserendo quanto proposto da A.D. per la Direttiva performance 2017 sulla valutazione della produttività progettuale (“coefficiente valutazione tra 0 e 1” e “incidenza della valutazione ai fini FUS da stabilire in contrattazione locale”)
– per quanto attiene ai criteri per gli sviluppi 2017: chiesto di incrementare il peso dell’esperienza professionale maturata ed espresso forti perplessità per il riconfermato assetto di titoli di studio e relativi punteggi, che si pone peraltro in forte discontinuità rispetto al 2016 e amplia addirittura, invece di ridurlo, il differenziale negativo per i titoli più “bassi”.
Appare dunque evidente il passo all’indietro che la proposta odierna dell’Amministrazione fa oggi oggettivamente registrare sul percorso, che vorremmo quanto più rapido possibile, finalizzato alla definizione dell’Ipotesi di accordo. Proprio per questo, abbiamo unitariamente chiesto al Direttore Generale di PERSOCIV un ripensamento sugli aspetti che ci premono maggiormente, in particolare su contrattazioni locali e titoli di studio per gli sviluppi 2017, per giungere ad una rapida chiusura dell’accordo che consenta di non vanificare la effettuazione dei 12.000 passaggi di fascia economica che come noto devono necessariamente concludersi, con la pubblicazione delle graduatorie dei vincitori, entro e non oltre il 31.12.2017.
La risposta della dr.ssa Corrado, che ci ha francamente sorpreso, è stata di una forte chiusura: qualcosa potrebbe anche essere rivista nella bozza messa a punto da A.D. (punteggi P.O., per esempio), ma gli altri contenuti, in particolar modo quelli relativi alle competenze dei tavoli locali e quelli afferenti a titoli di studio e relativi punteggi per gli sviluppi 2017, non sono ulteriormente negoziabili. Dunque, in buona sostanza, prendere o lasciare! Decisamente, un po’ troppo!
E’ di tutta evidenza come questi approdi conclusivi del tavolo negoziale di oggi pongano un grande problema, anche e soprattutto di ordine politico, che dovrà essere rapidamente rimosso per riprendere immediatamente i fili del discorso, trovare le giuste e condivise soluzioni, e approdare il più rapidamente possibile alla sottoscrizione dell’accordo. Porremo pertanto con urgenza il problema al Vertice politico e ci riserviamo ogni azione al riguardo.
Roma, 15 giugno 2017
FP CGIL
F. Quinti |
UIL PA
S. Colombi |
FLP DIFESA
G. Pittelli |
CONFSAL UNSA
G. Braconi |