È ripreso il confronto sindacale sul tavolo nazionale dopo la pausa estiva: tanti sono i temi che sono stati trattati e alcuni sono quelli definiti. Partiamo da questi ultimi: FUA 2017 Abbiamo sottoscritto definitivamente l’accordo sulla ripartizione delle quote FUA 2017, che è riuscito a passare le forche caudine degli occhiuti controlli di ragioneria, come al solito dopo un iter tanto faticoso quanto farraginoso. La sottoscrizione consente adesso di emanare il Decreto di assegnazione delle risorse, che deve essere firmato dal Ministro dell’Economia. Al riguardo abbiamo sollecitato la parte politica al fine di “sensibilizzare” il MEF, onde evitare lo slittamento dei pagamenti dovuti ai lavoratori al prossimo esercizio finanziario, fatto che certamente avrebbe pesanti ricadute sui nostri rapporti con la controparte. Riteniamo comunque che i tempi per retribuire il personale entro l’anno ci stanno tutti e naturalmente seguiremo la vicenda fino alla sua conclusione. Progressioni economiche 2016 e 2017. Per quanto riguarda le progressioni 2016 vi confermiamo il termine della procedura con la pubblicazione ultima delle graduatorie il 25 agosto scorso. La decorrenza è confermata al 1 gennaio 2016 e i tempi di adeguamento degli stipendi sono solo quelli tecnico-burocratici, ovvero l’assegnazione, tramite i Segretariati Regionali, ai competenti uffici di Ragioneria Territoriale delle risorse occorrenti e l’espletamento di queste ultime delle procedure connesse al cedolino unico. Per quanto riguarda le progressioni 2017 oggi abbiamo sottoscritto un accordo che modifica leggermente i numeri della precedente tabella a seguito di meri errori tecnici dell’Amministrazione e restiamo in fervente attesa della certificazione (non ci risultano al riguardo particolari osservazioni degli organi di controllo). Per quanto riguarda l’organizzazione delle procedure di selezione tramite quiz l’Amministrazione ci ha comunicato che sono in corso contatti con una società per definire sia il pacchetto dei quiz che le modalità tecniche di effettuazione delle prove. Dichiarandosi, dietro nostra richiesta, disponibile ad ogni utile approfondimento su le problematiche organizzative che insorgeranno al fine di garantire massima trasparenza e correttezza delle procedure. Anche su questo vi terremo tempestivamente informati. Mobilità volontaria Il giorno 11 settembre si è chiusa questa fase di mobilità volontaria con i seguenti esiti provvisori: 1711 istanze, di cui 1110 all’interno della provincia di provenienza e 601 per sedi fuori dalla Provincia. Di queste 752 sono quelle accolte, 808 sono le istanze respinte in quanto prive dei requisiti previsti dall’accordo e 151 sono le posizioni giudicate idonee, ovvero utili alla mobilità ma senza disponibilità al momento di posto. L’Amministrazione ha nominato una Commissione che procederà alla verifica dei requisiti dichiarati dai vincitori e la procedure si potrebbe concludere entro un mese. Non sarà questa l’ultima fase di mobilità volontaria, sicuramente ne avremo un’altra a seguito dell’emanazione del nuovo DM sugli organici, e in ogni caso noi abbiamo proposto la standardizzazione della mobilità volontaria su base periodica. In altre parole puntiamo a rendere costante nel tempo il ricorso alla mobilità volontaria per agevolare gli spostamenti interni del personale e questo certamente imporrà una revisione degli attuali criteri che superino le condizioni di occasionalità e di eccezionalità che hanno caratterizzato questa fase. Per quanto riguarda gli altri argomenti che non erano all’ordine del giorno noi abbiamo chiesto lumi sui seguenti punti: DM Organici Abbiamo chiesto con nota unitaria di avere un confronto preventivo all’emanazione del nuovo DM sugli organici. Una richiesta peraltro giudicata pleonastica dalla nostra controparte ma che noi riteniamo giustificata alla luce delle preoccupazioni serie che ci derivano dalla presenza di situazioni soprannumerarie in determinati territori che difficilmente potranno essere sanate dalla mobilità volontaria. L’Amministrazione ha mostrato disponibilità al confronto e anche una certa attenzione alle criticità che noi abbiamo evidenziato: valuteremo in questo confronto tutte le soluzioni possibili finalizzate ad attenuare il fenomeno e comunque abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà a mobilità di ufficio. Questo nuovo decreto chiuderà la fase di assestamento degli organici definiti a seguito della riorganizzazione, per tale motivo riteniamo particolarmente importante il confronto e valuteremo tutte le opzioni che possono essere messe in campo per tutelare la condizione dei lavoratori. Su tale delicato tema invitiamo sin d’ora i territori ove sono presenti in modo particolarmente incidente queste criticità a segnalarci ulteriormente lo stato dell’arte a seguito delle assegnazioni provenienti dalla mobilità, tenendo conto anche dei trend di uscita per cessazione dal servizio. Assunzione dei vincitori dei concorsi e problematiche connesse. Su questo punto abbiamo chiesto chiarimenti sui ritardi che stanno contrassegnando le chiamate dei vincitori dei concorsi per i quali sono state pubblicate le graduatorie. L’Amministrazione ci ha comunicato che la graduatoria dei funzionari archivisti è stata riformulata e che al momento la discussione in atto con il Formez è la questione delle tutele sociali e della loro applicabilità ai neo assunti, ovvero se la stessa determina una precedenza a monte nella scelta della sede o successivamente alla presa di servizio. La situazione sembra comunque in via di risoluzione (vedremo come) e, pur non indicandoci tempi precisi, abbiamo avuto rassicurazioni sulla brevità dei tempi. Noi abbiamo posto la questione delle ferie e del loro riconoscimento al personale già in servizio, ribadendo che, a nostro avviso, l’Amministrazione deve procedere o a riconoscerle o a retribuirle. Il fatto che le ferie non sono monetizzabili riguarda situazioni ordinarie e non certo situazioni di certificata impossibilità alla fruizione. Per cui abbiamo chiesto all’Amministrazione di formalizzare la posizione e noi valuteremo le eventuali iniziative conseguenti. Così come ci pare illegittima la riduzione a 28 giorni delle ferie per i primi tre anni sempre allo stesso personale, in quanto il rapporto di lavoro viene “novellato”. Questo significherebbe ad esempio che a questi lavoratori dovrebbe essere corrisposta l’indennità di fine rapporto, cosa che non è. Per cui anche in questo caso, a nostro avviso, non si può non valutare il fatto che questo personale era già in servizio presso la stessa Amministrazione. DG Archivi e orari di apertura degli Archivi di Stato. Abbiamo segnalato la singolare presa di posizione, da parte del DG Archivi, che vorrebbe uniformare gli orari di apertura di tutti gli AS sparsi per la penisola ad un unico orario di servizio che comprenderebbe anche il sabato. Con interventi, a dir poco impropri, verso Uffici che, dopo un regolare accordo sindacale, hanno definito orari di apertura diversi e più funzionali alle progressive e inarrestabili emorragie degli organici. Ci pare una posizione del tutto in contrasto con le regole che definiscono le relazioni sindacali tra le parti, considerato che c’è una direzione generale deputata a questa problematiche, e anche una mancanza di buon senso o di maggiore attenzione verso le condizioni in cui versano gli Uffici dipendenti. Per cui abbiamo chiesto di sospendere tutte le iniziative che la stessa DG ha avviato nelle more di un confronto sul tavolo nazionale che ci è stato anticipato, nel cui ambito si farà una disanima generale della situazione di questo delicato settore. Ma certamente non riteniamo realistico promuovere iniziative che portano solo ad una oggettiva contrazione dei servizi e ad una conflittualità che può essere risolta solo per via giudiziaria. Progetti locali 2017 e Posizioni organizzative Abbiamo chiesto infine di calendarizzare una riunione per concordare i progetti locali 2017 e per ridefinire i criteri di conferimento delle posizioni organizzative, il confronto lo avremo a partire dalla prossima riunione. Nessuna proroga ai tempi determinati Sempre nella riunione di ieri l’Amministrazione ci ha confermato la volontà, già espressa per le vie brevi, di non procedere alla proroga richiesta per il personale assunto a tempo determinato. La motivazione è che occorrerebbe una norma che rifinanzi la proroga, essendo, secondo la visione della controparte, questa prestazione non derogabile se non con una legge ad hoc rispetto alle previsioni del decreto art bonus. Noi abbiamo rappresentato la nostra valutazione, ovvero che secondo noi è possibile procedere alla proroga utilizzando gli strumenti ordinari, vale a dire la norma contrattuale che regola i rapporti a tempo determinato, nella parte in cui prevede la possibilità di proroga per un periodo massimo pari al periodo precedentemente previsto e che tale processo potrebbe essere finanziato con le risorse derivanti dal budget ordinario in dotazione al ministero. In ogni caso abbiamo chiesto una posizione formale su quanto affermato sul tavolo. Al di là delle questioni tecniche, ci troviamo purtroppo nella situazione del classico “usa e getta”, di una operazione fatta senza alcun criterio e solo a beneficio dei suoi effetti mediatici. Ma sulla pelle di persone le quali avevano riposto legittime aspettative di stabilizzazione e ci chiediamo ancora oggi che senso ha determinare sacche di precariato alle quali poi non si dà alcuna risposta. Una operazione pertanto dannosa per le persone coinvolte e inutile per la funzionalità dei servizi, un pessimo precedente che evidenzia precise responsabilità politiche di chi ha pensato e voluto questa operazione. Rinviata la riunione della Commissione tecnica per i passaggi di area. In conclusione vi comunichiamo che la prevista convocazione della Commissione tecnica sui passaggi di area è stata rinviata, per indisponibilità sopravvenuta dell’amministrazione, a mercoledì 27 settembre p.v..
Fp Cgil
Claudio Meloni