MIBACT: Comunicato su riunione 26 luglio 2017

28 Luglio 2017

SLITTA ANCORA LA MOBILITA’ VOLONTARIA – PROGRESSIONI 2017 – NOMINE DIRIGENZIALI AL BUIO – SULLE SENTENZE DEL CONSIGLIO DI STATO – PIANO FORMAZIONE – TUTELE SOCIALI PER I NEO ASSUNTI – L’ISPEZIONESUI LAVORATORI A SCONTRINO

Nella giornata di ieri abbiamo avuto una riunione del tavolo nazionale con all’ordine del giorno diversi argomenti meramente informativi.
Andando per ordine:

Mobilità volontaria.

L’Amministrazione ci ha comunicato che la scadenza del bando di mobilità è destinata ad una ulteriore dilatazione dei tempi che a questo punto rinviano i tempi di conclusione al prossimo mese di settembre. La motivazione ufficiale sono le sentenze del Consiglio di Stato che ripristinano la situazione sospesa dalle sentenze TAR, rivitalizzand ol’organizzazione che prevede l’istituzione del Parco del Colosseo. Una motivazione che ne nasconde evidentemente delle altre, che sono riferite ai soliti problemi, peraltro ampiamente segnalati dai luoghi di lavoro, che dimostrano ancora una volta la confusione organizzativa rispetto alle previsioni di collocazione dei lavoratori, l’indeterminatezza dei dati trasmessi, violazioni tentate ed altre riuscite di assegnazioni ad Uffici che da provvisorie si trasformano misteriosamente in definitive. Insomma nulla di nuovo sotto il sole della magnifica riforma: una struttura organizzativa che fa fatica ad adeguarsi ai nuovi modelli imposti dalla ristrutturazione, che evidenzia carenze gravi e strutturali in tutti i cicli lavorativi, che propone esuberi di personale che difficilmente saranno riassorbiti dalla mobilità volontaria, che rimette in discussione persino la collocazione dei lavoratori, in una situazione di caos perdurante ancora non si sa fino a quando. Accanto a queste preoccupazioni critiche abbiamo fatto presente che in questa situazione va salvaguardato il processo di mobilità garantendo la certezza della disponibilità reale dei posti vacanti che adesso stanno in tabella, con le opportune rimodulazioni dei macroscopici errori che abbiamo verificato in molti casi.
In ogni caso adesso dobbiamo utilizzare al meglio questa dilatazione dei tempi per definire e correggere le distorsioni che si sono verificate.
L’unica notizia significativa è che il ripristino del Parco del Colosseo consente di procedere alla conclusione delle procedure relative all’interpello fatto sul personale ex SSCOL, con l’assegnazione del personale la cui posizione era stata sospesa a seguito della sentenza TAR.

Progressioni 2017
Sono iniziati i confronti tecnici sul nuovo accordo sulle progressioni 2017 e 2018. I lavori con ogni probabilità saranno conclusi questa settimana e la prossima ci sarà la convocazione del tavolo nazionale per l’eventuale sigla all’accordo. Su questo punto ci riserviamo, anche in relazione alle eventuali novità rispetto all’accordo 2016 che emergeranno dal tavolo tecnico, una analisi approfondita nel prossimo comunicato. Pertanto al momento vi confermiamo che l’accordo riguarderà una quota di 5281 lavoratori e che, per concludere il processo relativo alle 12.050 progressioni complessive, occorrerà un ulteriore bando nel 2018 che interesserà circa 3400 persone. Per una cifra ulteriore che si aggira intorno ai 6 milioni e mezzo di euro.

Nomine dei dirigenti: buio profondo
Abbiamo chiesto notizie sulle modalità con cui in questo Ministero si procede alle nomine dei dirigenti senza nessun interpello. La risposta è stata quasi surreale e non priva di un forte imbarazzo. Secondo l’Amministrazione è possibile conferire nomine in presenza di neo assunzioni ed in relazione a particolari urgenze senza procedere agli interpelli previsti esplicitamente dalla legge. Peccato che in questo caso parliamo di Uffici che erano privi di dirigenti già da diversi mesi, e quindi se ci fosse stata urgenza avrebbero potuto procedere con il bando già da molto tempo. Erano posti dirigenziali già destinati? Siamo al solito teatrino per cui le nomine dei dirigenti sono affari loro in barba anche alle più elementari regole previste dalla legge. La gestione dei dirigenti continua ad essere il vero buco nero di questo Ministero, un comportamento che non esitiamo a definire vergognoso nei suoi livelli di discrezionalità, sia nelle procedure di nomina che in quelle valutative. Con la Direzione politica del Ministero silente, e chi tace acconsente, nella logica del famoso silenzio assenso.

Piano della Formazione
Sul piano della formazione abbiamo semplicemente concordato sugli assuntie le novità, in particolare sul sistema di riconoscimento dei crediti formativi e sulla idea di creazione di una banca dati finalizzata alla rilevazione dei singoli bagagli formativi. Quindi noi consideriamo assai positivo il lavoro fatto dalla DG Educazione e Ricerca. Resta naturalmente il nodo delle risorse e quello della possibilità di accedere alla formazione con pari opportunità per tutti i lavoratori. Sul primo punto abbiamo chiesto che si faccia una valutazione sui bilanci interni ai vari Uffici, in particolare quelli che hanno la titolarità della spesa, individuando delle risorse specifiche da investire nella formazione, in un sistema che produca opportunità di formazione ai vari livelli ed in relazione alle specifiche missioni assegnate. Per quanto riguarda il secondo punto è del tutto evidente che nemmeno l’offerta tramite i sistemi informatici può garantire pari opportunità di accesso così come registriamo spesso nei luoghi di lavoro gestioni discriminatorie e unilaterali nella scelta dei lavoratori che partecipano alle iniziative formative. La formazione diventerà, anche nella regolamentazione che molto probabilmente il nuovo CCNL ci darà, sempre più determinante rispetto alle aspettative di crescita professionale dei lavoratori, per tale motivo la nostra attenzione sull’evoluzione nella gestione di questa delicata partita dovrà essere puntuale.

Le sentenze del Consiglio di Stato

Come abbiamo scritto in occasione delle sentenze TAR, le decisioni dei giudici, ancorché criticabili, si rispettano. In questo caso il dovuto rispetto verso gli organi giurisdizionali non ci impedisce di valutare queste come decisioni francamente discutibili ed in qualche caso, come ad esempio il discernimento rispetto agli effettivi poteri dei Direttori dei Musei autonomi, una vera e propria arrampicata sugli specchi che peraltro lascia facilmente immaginare l’esito dei ricorsi che riguardano le nomine di alcuni Direttori nella prevista decisione attesa per ottobre. Detto questo noi comunque non riteniamo che la via giudiziaria in questi casi possa essere foriera di giustizia, e purtroppo in questo caso si sconta un effetto boomerang, che naturalmente l’efficientissimo Ufficio Stampa del Ministro non ha mancato di cogliere.

Sulle tutele sociali per i neo assunti

Abbiamo sollecitato ancora una volta l’Amministrazione ad assumere una posizione formale rispetto all’applicazione delle tutele sociali ai lavoratori neo assunti. Anche in questo caso si sconta un atteggiamento incomprensibile: tramontata ormai la Circolare a firma del Dr. Guarany, seppellita dai giudici del lavoro, chiediamo una risposta certa ai lavoratori che già hanno avanzato istanza. La risposta che ci è stata data è ancora una volta vaga e insufficiente, l’argomento è “attenzionato” (cit. test.) dalla Direzione Generale che a breve dovrebbe emanare una Circolare sul tema. Sui contenuti della Circolare ancora mistero, sono in corso contatti con l’Ufficio Legislativo per definire la posizione dell’Amministrazione. Intanto i lavoratori attendono e si tratta di urgenze dovute alle necessità tutelate (chi ha un figlio piccolo da crescere non può certo attendere). Si tratta di riconoscere diritti primari e non pare possibile che su queste cose si debba combattere nel Ministero che si occupa di cultura.

Scontrinisti BNC: dove sta l’esito dell’ispezione?

Nessuna notizia, allo stato della richiesta di supplemento ispettivo e di conoscere gli esiti dell’ispezione amministrativa fatta alla BNCR sulla ormai stranota vicenda dei lavoratori a scontrino. Nessuno pensi che il periodo feriale ci fermerà su questa vicenda, vergognosa nel modo con cui è stata gestita. Il Ministero, interessato nella vicenda fino ai suoi più alti vertici politici, ha il dovere morale e civile di ascoltare i lavoratori interessati e di mettere in trasparenza gli esiti dei suoi accertamenti interni. E per noi la mobilitazione continuerà fino a che non ci sarà giustizia.
Roma, 28 luglio 2017

FpCgil Nazionale
Claudio Meloni

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