Abbiamo letto sulla rete intranet dell’Avvocatura dello Stato Decreto del Segretario Generale di nomina della commissione esaminatrice dei titoli per le progressioni economiche.Avevamo già contestato la cosa per l’evidente ragione che la conoscenza diretta dei candidati comporta in sé il rischio di un condizionamento nella valutazione. A conferma di quanto da noi sostenuto l’invito ai componenti dei ruoli amministrativi di doversi astenere in sede di valutazione della loro istanza di progressione.Inoltre, sempre a conferma dei nostri dubbi, l’Amministrazione stessa,elaborando la prima mappatura dei processi con annessa individuazione dei rischi,ha individuato l’area gestione del personale, proprio rispetto alle progressioni economiche e al “processo di valutazione dei titoli se previsti” (Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016/2018 Avvocatura dello Stato).Tale scelta non è nemmeno riferibile a eventuali risparmi in quanto nel decreto si legge chiaramente che vi è un apposito capitolo di spesa per retribuire i membri della Commissione.Le nostre richieste, volte a garantire una procedura trasparente ed imparziale, non sono state accolte né in relazione a criteri che rendessero la procedura oggettiva né in relazione alla composizione della Commissione.Continuiamo a ritenere pertanto che la procedura possa dare risultati non oggettivi ed imparziali e ci sorge il dubbio che il perseguimento della trasparenza venga interpretato in modalità variabile a seconda della circostanze. Per quanto ci riguarda un motivo in più per dare assistenza come FP CGIL a quei lavoratori che dovessero sentirsi danneggiati nell’ambito di questa procedura.