Roma, 31 maggio 2017
Al Segretario Generale della Avvocatura dello stato
Ruggero De Martino
Dopo un anno dall’emanazione della circolare n. 33/2016 (“Orario di servizio e di lavoro. Criteri generali art. 7, 2° comma, DPR 333/1995”), la scrivente O.S, torna a segnalare alcune problematiche, sollecitando contestualmente un incontro che possa risolverle definitivamente. La Banca delle ore è un istituto contrattuale ben preciso, che non ha a che vedere con il meccanismo di accumulo delle eccedenze orarie introdotto con l’avvio del programma di gestione delle presenze “Diapason 32”. Riteniamo pertanto necessario che si possa applicare correttamente la Banca delle ore, come previsto contrattualmente. Inoltre sembrerebbe che il meccanismo dell’accumulo delle eccedenze del Diapason, inglobando tutti i crediti orari, ha inglobato anche l’istituto del permesso personale (art. 20 CCNL), di fatto eliminandolo, il che non è, evidentemente, accettabile. Un altro aspetto critico riguarda la giornata del sabato; non torneremo a dire che l’orario di servizio del sabato così delineato, va a incidere con la organizzazione dei singoli uffici, tuttavia vogliamo evidenziare che anche il sabato, il cui orario di servizio secondo la circolare va dalle 7,30 alle 14, deve essere attivo il meccanismo di accumulo visto che l’orario di servizio supera di mezz’ora l’ordinario. Ancora sul presidio della giornata di sabato, stando all’attuale disciplina, viene negata la possibilità di coprire le esigenze istituzionali attraverso un’articolazione ordinaria della prestazione lavorativa, bensì ricorrendo all’utilizzo dello straordinario non retribuito o dello smaltimemnto dell’accumulo ore, (con una modalità del tutto illegittima, in quanto caratterizzato da una programmazione costante), oppure attraverso il recupero di ritardi e carenze precedentemente maturati (modalità che di per sé non garantisce la presenza di un presidio, soprattutto a livello periferico). E’ comunque evidente l’importanza dell’argomento, da discutere in apposita sede negoziale, anche per le componenti legate alle esigenze di conciliazione vita/lavoro, per i suoi riflessi sul benessere organizzativo. Sulla questione delle stabilizzazioni dei comandati abbiamo ricevuto l’informazione e, proprio per questo motivo, riteniamo più che mai necessaria una riunione, che abbiamo più volte sollecitato, sulle piante organiche per esaminare la distribuzione del personale sul territorio.
Distinti saluti.
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco