Prefetture: Cgil Cisl Uil, domani mobilitazione davanti al Viminale

01 Ottobre 2015

Cgil Cisl Uil, domani mobilitazione davanti al Viminale


COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA

Prefetture: Cgil Cisl Uil, domani mobilitazione davanti al Viminale

Sindacati presenteranno al governo il dossier su rischi dell’accorpamento delle 23 Prefetture: “Provvedimento sbagliato: per i cittadini meno sicurezza, legalità e tutela contro criminalità ed emergenze”

Roma, 29
settembre

Le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil tornano a far
sentire la protesta contro lo schema di decreto che taglierebbe 23
Prefetture sul territorio italiano. E lo faranno domani presentando alle
ore 16 al sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, un dossier sui
rischi di un “provvedimento sbagliato che non solo costituirà un vero e
proprio arretramento dello stato dalla periferia, ma lascerà le comunità
locali con meno tutele riguardo a sicurezza, legalità, criminalità ed
emergenze”.

“Dietro l’apparente sforzo di snellimento degli
apparati – avvertono i sindacati – sta il rischio che vengano cancellati
o resi irrimediabilmente più difficili e più costosi, servizi
concretissimi alla cittadinanza. In piena emergenza flussi migratori chi
si occuperà di decidere sullo status di profugo o rifugiato, della
concessione della cittadinanza o dei ricongiungimenti familiari? Chi
provvederà ai primi soccorsi in caso di calamità, chi coordinerà
istituzioni e protezione civile in caso di emergenza o chi predisporrà i
piani contro gli incidenti industriali? E chi provvederà alla gestione
delle comunicazioni antimafia, all’iscrizione alle white-list, ai porti
d’armi? E ancora chi penserà a fornire aiuto alle vittime dell’usura,
dell’estorsione, del terrorismo o dei reati mafiosi? Perché a questo si
rinuncerebbe tagliando le Prefetture senza un piano di riorganizzazione
capillare dei presidi di legalità e sicurezza”.

“Rispetto a
questo nulla si prevede nel provvedimento, così come niente si dice dei
quasi 1.330 dipendenti degli uffici territoriali del governo di Teramo,
Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona,
Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola,
Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno”.

“Ecco
perché, sempre domani, saremo davanti al Ministero dell’Interno per
sensibilizzare cittadini e lavoratori sui rischi di un’operazione al
buio. “La riorganizzazione dei servizi sul territorio non si fa
smantellando lo Stato, ma tagliando gli sprechi e valorizzando il
personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e
convivenza civile”.

 
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