Agenzia del
Demanio
Incontro del 30 marzo 2017
NO AI RICATTI
NESSUNA TRATTATIVA AL RIBASSO
Come preannunciato si è svolto nella
mattinata del 30 marzo l’incontro tra Organizzazioni sindacali e Parte
Pubblica finalizzato ad accertare la disponibilità di risorse aggiuntive necessarie
al rinnovo contrattuale.
Più volte, come FP CGIL, abbiamo
evidenziato come il rinnovo del CCNL dell’Agenzia del Demanio dovesse essere in
linea con i rinnovi contrattuali tanto del mondo del Lavoro “privato”,
quanto con l’accordo del 30 novembre 2016 tra Governo e Organizzazioni
sindacali per il rinnovo del pubblico impiego.
Ma facciamo un passo indietro: nel corso del precedente
incontro del 20 marzo l’Agenzia, affermò che il rinnovo del CCNL per il
Demanio avrebbe dovuto rappresentare una trattativa “apripista” per l’intero
comparto del pubblico impiego. Come FP CGIL, prendemmo atto della posizione
sorprendentemente nostalgica calcata dall’Agenzia ed evidenziammo che il
citato accordo Governo-OO.SS, preso a riferimento dall’Ente, prevede
“incrementi contrattuali in linea a quelli riconosciuti mediamente ai lavoratori
privati e comunque non inferiori a 85 mensili medi” e individua
strumenti contrattuali a garanzia delle fasce maggiormente colpite dalla crisi.
Concordammo, quindi, sulla necessità di sospendere la trattativa per
consentire i richiesti passaggi presso le Strutture ministeriali al fine
di reperire ulteriori risorse economiche
necessarie al rinnovo.
Nella riunione del 30 marzo la controparte
aziendale ha annunciato la disponibilità ministeriale al finanziamento delle
ulteriori risorse economiche per il rinnovo del CCNL tentando, al tempo
stesso, di forzare e di accelerare i tempi del negoziato, orientando la
trattativa circa la necessità di sottoscrizione di un documento attestante
la disponibilità delle Parti ad aprire il confronto per individuare punti di
convergenza di matrice economica e normativa con il fine di giustificare, al
livello ministeriale, lo spostamento delle risorse economiche necessarie
al rinnovo, presenti nel bilancio del 2016, sul bilancio 2017.
Senza questo
passaggio -sostiene la delegazione aziendale-non sarebbe possibile
ricomprendere l’annualità 2016 nel rinnovo.
E’ evidente
che ancora una volta, anche in questa occasione, dall’Agenzia arrivano solo vaghe
promesse per il futuro, parole circa eventuali variazioni al bilancio e
nessuna certificazione di disponibilità economica aggiuntiva.
Al netto delle
valutazioni in merito ai tentativi di forzare mediante ricatto, come FP
CGIL -e nel chiederci come nel Bilancio siano state postate le voci
relative al rinnovo-ci siamo dichiarati disponibili a sottoscrivere
esclusivamente un verbale di riunione al fine di “fotografare”
contestualmente la posizione aziendale con le posizioni sindacali.
Il cambio
repentino dei toni aziendali e il rigetto della controproposta di un
verbale di riunione (al posto di un impegno ad avviare la trattativa con
punti di convergenza) lasciano supporre che l’intento aziendale fosse
non tanto consentire la traslazione delle voci contabili afferenti il rinnovo
dal 2016 al 2017 ma assoggettare a un vincolo la trattativa su temi e
consistenze economiche, limitativo esclusivamente per l’ambito negoziale
delle OO.SS. e per i lavoratori.
Come FP CGIL non possiamo accettare provocazioni e
tentativi di ricatto.
p. la
Delegazione Trattante
FP CGIL
Nazionale
Elena Antonino – Annamaria Scarpati
FP CGIL
Nazionale
Coordinatore
Agenzia del Demanio
Daniele Gamberini