Ministero Difesa: On. Duranti Arsenale Marina Militare Taranto -Risposta Question Time Duranti su transito ex militari in ruoli civili

24 Marzo 2017

On. Duranti Arsenale Marina Militare Taranto -Risposta Question Time Duranti su transito ex militari in ruoli civili

ARSENALE M.M. TARANTO TRANSITO EX MILITARI IN RUOLI CIVILI DAL MINISTERO DELLA DIFESA
RISPOSTE CHE NON RIDUCONO LE PREOCCUPAZIONI   

Presso l’Arsenale della
Marina Militare di Taranto, ormai da oltre 3 anni, si sta consolidando una
prassi che presenta diverse criticità.

Si registrano infatti
oltre 100 militari che sono transitati ai ruoli civili della Difesa.

 

Nello specifico i
componenti delle Forze Armate sono riformati per motivi di salute e quindi
assegnati ai profili tecnici dell’Arsenale, per poi alcuni di loro – dati i
motivi di salute alla base del transito -essere destinati a ricoprire profili
amministrativi.

 

Si tratta di un fenomeno
che necessita di elementi di chiarezza per le ricadute sul futuro dello Stabilimento,
ma non solo. Per questo ho interrogato, in sede di “Question Time” in
Commissione, il Ministro della Difesa.

 

Risulta innanzitutto
particolare la circostanza che vede un certo numero di militari – peraltro
molti nati negli anni ’80, quindi giovani – portatori di patologie che ne
impediscono la congruità con il profilo militare.

Oltremodo,
sempre a causa di queste patologie, alcuni di loro una volta transitati come
tecnici vengono riassegnati in impieghi amministrativi. E’
d’uopo ricordare a tal proposito come i profili tecnici siano i più
utilizzati e necessari nelle lavorazioni dell’Arsenale, nonché quelli carenti
fino a poco tempo fa a differenza di quelli amministrativi.

Con l’istituto del
transito, quindi, si è venuta a creare una situazione per cui la carenza di
profili tecnici sembra essere stata coperta ma in realtà così non è.

 

Giova ricordare che nel
2016 il Comune di Taranto aveva accettato di dirottare una parte delle risorse
destinate al suo sviluppo verso l’Arsenale stesso, nella convinzione che
potesse svilupparsi un rapporto sinergico che vedesse innanzitutto la
riapertura all’esterno della scuola di mestieri “Allievi Operai”; che
vedesse assunzioni di personale tecnico per incrementare 
l’internalizzazione di attività manutentive e che realizzasse il progetto di
“acciaio a km 0”  dalla rottamazione delle UUNN  in disarmo all’Ilva
di Taranto, per offrire opportunità lavorative anche all’indotto jonico.

Ad oggi quegli accordi,
seppure informali, risultano completamente disattesi.

 

L’ingresso degli ex
militari fa abbassare l’età media,  ma fa aumentare i costi della spesa
per il personale e, comunque, non risponde alle effettive esigenze lavorative
dell’Arsenale MM di Taranto per difficoltà ad impiegare una parte di loro in modo
utile e conforme al profilo assegnato a causa delle problematiche di salute.

 

La risposta che ho
ottenuto in sede di “Question Time”  è insoddisfacente e non riduce le
preoccupazioni alla base del mio intervento.

 

Dal
Ministero, infatti, non hanno solo fotografato l’esistente – a sottendere
di come sia “fisiologico” il processo in atto – ma hanno confermato la
preoccupazione affermando che “la componente civile della Difesa sta
ricevendo alimentazione dal personale delle FFAA giudicato non idoneo al
servizio militare (…)” e hanno ribadito che non sono previsti strumenti
normativi per rispondere al mancato turn over degli scorsi anni. Sulla Scuola
Allievi Operai, infine, un generico “stiamo svolgendo approfondimenti
(…)”. 

È’
invece necessario, a mio giudizio, che il Governo, attraverso il ministero
della Difesa e quello della Funzione Pubblica, individui immediate e diverse
soluzioni  che sappiano dare una prospettiva futura reale
all’Arsenale di Taranto e ai dipendenti civili.

Al
tempo stesso è per me doveroso comprendere se siano garantite le tutele della
salute dei giovani militari che, come detto, debbono lasciare il servizio dopo
pochi anni per sopravvenute patologie.”

On.
Donatella Duranti

 

 

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