DOCUMENTO SU SCHEMA DI DECRETO AG.392
Le scriventi OO. SS. in merito allo
schema di decreto AG 392 attuativo dell’art.8 comma
2 della legge 124/2015 all’esame delle
Commissioni ritengono di dover evidenziare alcune
rilevanti criticità che potrebbero
incidere negativamente sulla qualità del servizio pubblico e sulle
condizioni di tutti i lavoratori
coinvolti nel processo di riorganizzazione.
La scelta dichiarata nella relazione
tecnica dal Governo per la realizzazione delle finalità
di semplificazione e risparmio
perseguite dalla riforma (documento unico) IN APPARENZA
SEMBREREBBE OPTARE per l’introduzione
di una modalità procedimentale di archiviazione
fondata sulla cooperazione delle due
amministrazioni mantenendo in capo ad esse (ACI e MIT)
competenze e titolarità di funzioni.
In realtà dallo schema di decreto
emerge un sostanziale accentramento in un unico
soggetto della gestione della procedura
di rilascio del futuro documento unico. Inoltre viene
depotenziata la funzione di tutela
giuridica del cittadino oggi svolta e garantita dal PRA gestito
da ACI.
Va sottolineato che un sistema di
interoperabilità in realtà già esiste (Sportello telematico
automobilista di cui alla L.358/2000) e
consente con un unico canale di accesso per il cittadino il
contestuale rilascio del certificato di
proprietà e della carta di circolazione garantendo la piena
tutela sia per i dati di carattere
giuridico patrimoniale da un lato sia per quelli tecnici dall’altro. A
rigore ,con l’introduzione da parte
dell’ACI del CdP digitale, già oggi il cittadino ha la percezione
di perfezionare l’intera procedura col
rilascio di un solo documento cartaceo ossia il libretto di
circolazione; quindi da lato dell’utenza
questo completo stravolgimento procedurale che si
vorrebbe introdurre con la riforma
genererebbe, a fronte di dirompenti mutamenti organizzativi,
una assai ridotta (se non assente)
percezione di innovazione. Si consideri poi che i livelli di
servizio pubblico come oggi garantiti
dall’ACI, sia menate procedure web sia mediante i propri
uffici provinciali, subirebbero un
drastico taglio.
Sotto il profili tecnico, è bene
ribadire che l’attuale possibile disallineamento dei dati non
è dovuto alla esistenza di due archivi
e due database che hanno natura e funzione distinta, ma
alla circostanza che tale
interoperabilità non è prevista per la totalità delle vicende che incidono
sulla vita degli autoveicoli;
auspicabile, e di immediata attuazione, sarebbe allora estendere la
interoperabilità a tutte le formalità e
procedure.
L’eventuale ampliamento della
interoperabilità prevista ed un effettivo allineamento
costante dei dati consentirebbe il
superamento dei limiti attuali mantenendo le funzioni e le
peculiarità dei due archivi, in
particolare la tutela giuridico patrimoniale assicurata dal pubblico
registro automobilistico (si veda Corte
Cost. sentenza n 42 /97).
La soluzione
prospettata dal decreto presenta invece le seguenti criticità :
Continua a leggere scaricando il pdf allegato