AGENZIA DELLE ENTRATE
POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DI RESPONSABILITA’
Nella riunione del 14 dicembre 2016
abbiamo firmato l’intesa programmatica che prevede il finanziamento delle
posizioni organizzative e di responsabilità per l’anno 2017: è un’ intesa
transitoria, in attesa della nuova riorganizzazione dell’Agenzia e soprattutto,
visto il prossimo rinnovo contrattuale, il superamento della legge 150 del 2009
(legge Brunetta) che assegna ampia
autonomia gestionale all’Agenzia nella
individuazione e assegnazione delle posizioni ex art. 17 e 18.
Alla sottoscrizione della suddetta
intesa abbiamo chiesto sia trasparenza sul numero delle posizioni e sulla loro
ripartizione a livello regionale, sia
l’informativa alle OO.SS a livello regionale sulla individuazione delle posizioni da assegnare ai singoli uffici provinciali.
In pratica trasparenza e rispetto
delle regole per interrompere il modus operandi che ha caratterizzato l’Agenzia
in questi anni.
In risposta a queste nostre
legittime richieste, alcuni Direttori Regionali hanno manifestato critiche sui tagli effettuati ai budget per la
retribuzione delle posizioni, attribuendone, ovviamente, la responsabilità alle
OO.SS,
Questi Direttori dovrebbero leggere
con più attenzione l’accordo firmato, infatti l’intesa prevede un finanziamento
pari a 10.610.565 di euro, ovvero la stessa
somma stanziata per le posizioni dal
2010 ad oggi. Inoltre, senza la
condivisione con le OO.SS. non sarebbe stato possibile mantenere o rinnovare
gli incarichi in essere.
Forse il taglio delle posizioni, non
dei fondi, è dovuto alla richiesta di trasparenza nella procedura di
assegnazione avanzata dalla CGIL, oppure alla volontà dell”Amministrazione di
spostare le posizioni dal livello regionale/provinciale a quello centrale. Come mai non si è
ritenuto di impegnare, ad esempio, una piccola parte dei risparmi derivanti
dalle ex posizioni dirigenziali o dalla riconversione in POS di alcuni
incarichi?
Il secondo elemento da evidenziare è che il finanziamento è annuale.
Questo ci permette di chiedere di finanziare le posizioni con la quota
variabile del salario accessorio (perché non c’è un impegno pluriennale che
prevede l’utilizzo di somme fisse e ricorrenti).
Il terzo elemento, in attesa del rinnovo contrattuale e visto il
protocollo firmato il 30 novembre 2016, è il superamento della legge 150 del 2009
(legge Brunetta) che riporta al centro della contrattazione l’organizzazione
del lavoro e tutto quello che ne consegue (il numero delle posizioni e i criteri per l’attribuzione degli incarichi)
In poche parole
il PRIMATO del contratto sulla Legge.
Roma 18 gennaio 2017
Il coordinatore Nazionale
Agenzia Entrate Carmine Di Leo |
Il coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali Luciano Boldorini |