Ferma restando
l’attività legale e i ricorsi già definiti e in corso di esecuzione proprio in
questi giorni, e anche a seguito di quanto sta accadendo con l’irrazionale ed
esasperata abbreviazione imposta ai tempi di attuazione della fase esecutiva
delle procedure di mobilità del personale del Corpo forestale dello Stato, la Fp
Cgil nazionale lo scorso 2 Dicembre ha ritenuto opportuno rivolgere al
Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro Madia, un invito a
considerare l’idea di decretare un rinvio di almeno sei mesi dei termini
previsti dal D.lgs 177/2016.
Una
proposta concepita – oltre che per garantire al personale suo malgrado
coinvolto e alle proprie famiglie il tempo ritenuto necessario a elaborare una
decisione tutt’altro che facile da assumere – per spingere il Governo a
riconsiderare le decisioni assunte in tema di soppressione del CFS e di sua forzata militarizzazione, a rinviare
con apposita decretazione i termini imposti dal predetto decreto legislativo e
aprire, finalmente, un tavolo di confronto tra le parti, con l’idea di provare
a individuare, e se del caso concordare, soluzioni diverse, ritenute più
efficaci alla riorganizzazione delle funzioni di polizia stabilite dalla legge.
A tal proposito, anche tenendo in
debita considerazione la nuova situazione politica e la crisi di governo
determinata dall’esito del referendum costituzionale di domenica scorsa, la Fp
Cgil Nazionale ha deciso di supportare politicamente quella richiesta con un
presidio organizzato per il prossimo 16 Dicembre a piazza Vidoni in Roma,
proprio sotto il palazzo ove espleta la sua funzione di Ministro per la
Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, l’On.le Marianna Madia, a cui ci
siamo contestualmente rivolti con la menzionata lettera nei giorni scorsi,
rimasta tuttora senza riscontro.
Roma, 6 dicembre 2016
Il
Segretario Nazionale Fp Cgil
Salvatore Chiaramonte