Mibact: Comunicato su esiti contrattazione 24 novembre 2016

25 Novembre 2016

Comunicato

CONTRATTAZIONE DEL 24
NOVEMBRE: GLI ESITI

 

 

 

 

 

Nella giornata di ieri abbiamo avuto una riunione del tavolo
nazionale incentrata su alcuni chiarimenti in ordine allo stato dell’arte sulle
progressioni economiche, alla prossima emanazione del nuovo bando di mobilità,
alla sopravvenuta questione dell’apertura prevista dal Decreto che ha modificato
gli orari di apertura dei siti e improvvidamente annunciata da una Circolare
della DG Musei che bypassava allegramente i passaggi negoziali. Più alcuni
punti importanti trattati in coda alla riunione.

 

Apertura del 1 gennaio

 

In ordine alla apertura prevista per il primo
gennaio va precisato preliminarmente che il decreto che la prevede, e lo fa
solo in coincidenza della giornata con la prima domenica del mese ad ingresso
gratuito, non è frutto di un accordo tra le parti ma è proveniente da un atto unilaterale
per sua natura, che ci venne portato in visione preventiva e che è stato
oggetto di nostre puntuali osservazioni critiche, tra le quali la soppressione
della chiusura per il Primo Maggio e questa previsione di apertura periodica
per Capodanno.

Chiarito questo noi abbiamo chiesto di
considerare l’apertura, proprio per la sua sporadicità, alla stregua di una
apertura straordinaria da finanziare con un progetto ad hoc, con le medesime
tariffe relative. Di conseguenza abbiamo chiesto una verifica preventiva su
risorse disponibili derivanti dalle economie maturate sia sul FUA 2015 che sui
fondi per la valorizzazione ex capitolo 1321.

L’Amministrazione ha verificato ed è emerso che
le risorse esistono (circa 6,5 milioni di euro di economie FUA 2015 e 1 milioni
di euro dal cap.1321). Pertanto si può finanziare un progetto, che avrebbe un
costo teorico di 1.300.000 euro circa. Abbiamo concordato di riconvocarci per
martedì, e loro ci presenteranno una bozza di accordo, facendo anche una
valutazione sulla modalità di utilizzo delle risorse (se utilizzare le risorse
FUA o quelle extra).

 

Progressioni economiche

 

Sulle progressioni economiche il dibattito si è
dipanato su tre temi: l’interpretazione di alcuni passaggi dell’accordo, i
tempi di conclusione e le modalità di lavoro della Commissione esaminatrice le
istanze pervenute (circa 12.000). Sul primo punto l’Amministrazione ha ribadito
che non considererà i periodi di appartenenza nella fascia economica del
personale comandato se non a far data dall’ingresso nei ruoli e poi
stabilizzato e non considererà validi i titoli formativi maturati nella fascia
pre ruolo. Su questi 2 punti noi abbiamo ribadito il nostro dissenso ed abbiamo
aggiunto un terzo, ovvero che, a nostro avviso, devono essere considerati validi,
ai fini del pre ruolo, anche i rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa, in quanto riconosciuti equiparabili dalla legge e ricompresi
anche nel concorso dei 500 funzionari. I tempi di conclusione saranno quelli
previsti, la Commissione si è insediata, ha un numero corposo (10 membri) e
procederà alla valutazione delle istanze con particolare attenzione alla
verifica dei titoli formativi. Vedremo. Infine noi abbiamo rappresentato che i
punti di dissenso esplicitati sul tavolo dovranno essere valutati anche dalla
Commissione e certamente faranno parte della discussione sull’accordo per il
prossimo anno.

 

Mobilità volontaria

 

Nella giornata di ieri è stato concordato il
percorso del nuovo bando di mobilità volontaria. Il bando partirà dopo il 18
dicembre, che è la data di scadenza del vincolo triennale di permanenza per i
nuovi assunti che così avranno la possibilità di partecipare al processo. e
avrà una integrazione per quello che riguarda quei profili la cui consistenza
numerica è talmente infima da non consentire a questi lavoratori l’accesso alla
mobilità volontaria. Noi abbiamo chiesto che venga rispettato il criterio per
cui la mobilità si fa per sede e non per ufficio, questo in riferimento
specifico alle nuove SABAP che presentano una articolazione sul territorio
generalmente più ampia delle vecchie strutture. lnfine ci hanno comunicato che
il  vecchio accordo ha prodotto
complessivamente 724 spostamenti per mobilità volontaria.

 

Passaggi di area

 

Abbiamo chiesto lumi su quanto sta succedendo
nell’iter della legge di stabilità al pacchetto Franceschini, che contiene
alcune misure importanti per il personale: l’estensione della possibilità di
assumere tutti gli idonei provenienti dal concorso dei 500, una integrazione
economica del FUA e, appunto, lo scorrimento degli idonei interni ai passaggi
di area. Il consigliere Benzia ci ha confermato che certamente queste misure
sono entrate nella discussione sulla legge di stabilità, ma al momento non è
stato in grado di darci aggiornamenti sull’esito. Per quello che ci riguarda
possiamo aggiungere che al momento tutta la partita assunzionale nelle
amministrazioni centrali è coperta da mistero: l’art.52 del disegno di legge
presentato alle Camere si limita a fornire una copertura economica ad un pacchetto
assunzionale indefinito, la cui effettiva applicazione è demandata a successivi
provvedimenti della Presidenza del Consiglio. Insomma tutto il pacchetto è
nelle mani di Renzi e la sua applicazione è affidata alla negoziazione diretta
con i Ministri interessati. Conoscendo il peso politico del Ministro
Franceschini all’interno del Governo noi ci auguriamo vivamente che si riesca a
portare a casa questo importante risultato, anche perché una sua defaillance
inevitabilmente inciderebbe sui nostri rapporti. Infine i numeri: ribadiamo che
la valutazione sul numero degli scorrimenti interni non deve essere limitata a
460 scorrimenti, in particolar modo se viene raddoppiata la quota di assunzioni
dall’esterno. Questo perché in teoria la legge lo consente e perché ci pare
utile una programmazione più ampia vista anche la riduzione corposa
dell’organico, che attualmente si attesta sui 16.500 lavoratori presenti, e
l’incidenza di questa riduzione in area terza. Infine vogliamo rassicurare i
lavoratori interessati: noi seguiamo con attenzione gli sviluppi di questa
vicenda, ancora avvolta dalle nebbie, e forniremo puntuali aggiornamenti ogni
qualvolta  avremo informazioni
aggiornate.

 

Sul sisma

 

 Tra gli argomenti portati al tavolo da noi c’è
anche la delicata questione del trattamento dei lavoratori che vivono e operano
nelle zone colpite dal sisma e che hanno visto i loro Uffici chiusi da
ordinanze relative all’emergenza che purtroppo in  quelle zone è ancora drammaticamente presente.
Sul punto noi abbiamo ribadito che occorrono degli indirizzi da parte dei
centri decisionali centrali del Ministero e questi indirizzi devono contenere
delle misure di salvaguardia dei lavoratori sia in riferimento alle assenze
forzate dal servizio che alla loro collocazione provvisoria. Sul primo punto
abbiamo ricordato che esistono degli istituti che possono garantire
l’erogazione di permessi retribuiti al personale coinvolto in attività di
volontariato e collaborazione alle attività connesse alla fase emergenziale.
Che si possono altresì decidere distacchi provvisori verso altri enti pubblici
operanti sul territorio evitando trasferimenti ad altre città che potrebbero
essere insostenibili per i lavoratori, molti dei quali colpiti direttamente
dagli eventi sismici. In tal modo si garantisce continuità lavorativa ed un
apporto  utile e qualificato a questi
Enti. Ci aspettiamo naturalmente un riscontro adeguato a queste nostre
richieste.

 

Codice Etico

 

Infine abbiamo riproposto i temi della nostra
lettera sul Codice Etico, in particolare ribadendo che non sono accettabili i
modi con cui vengono gestite le regolamentazioni previste dal Codice e quelle
previste dalla legge, che, come è noto a tutti fuorché ai dirigenti centrali
del Ministero, sono del tutto diverse. Quindi, fermo restando la necessità di
una revisione di un Codice palesemente illiberale e vessatorio nei confronti
dei lavoratori, è del tutto opportuno che la materia venga assunta direttamente
dalla DG titolare di relazioni sindacali. In particolare, riferendoci alla
vicenda di Torino citata nella nostra lettera, se il Ministero pensa che quella
attività sia incompatibile con la rappresentanza sindacale, come pure le altre
che riguardano la gestione del personale, tutto il personale che si
trova in queste condizioni deve essere sollevato dagli incarichi. Così ne
vedremo delle belle, ovvero un Ministero che si ferma per colpa del suo Codice
Etico, a riprova che la stupidità è sempre nemica della democrazia.

 

Archivi e Biblioteche su Radio Articolo 1

 

Lunedì 28 novembre alle ore 12.00 Radio Articolo
1 (la Radio della CGIL), farà un approfondimento sulla situazione di Archivi e
Biblioteche che vedrà la partecipazione di addetti ai lavori e nostri
rappresentanti dai posti di lavoro. La trasmissione è possibile seguirla in
streaming sul sito della Radio (www.radioarticolo1.it).

 

 

 

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale Mibact

 

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