Mibact: Unitaria – Su mobilità volontaria, posizioni organizzative e progressioni economiche

27 Settembre 2016

Unitaria – Su mobilità volontaria, posizioni organizzative e progressioni economiche

 

 

 Roma,   27 settembre
2016

 

 AL MIBACT

 

 Sig. Capo di Gabinetto

 Prof. Giampaolo D’Andrea

 

 Sig. Segretario Generale

 Arch. Pasqua Antonia Recchia

 

 Sig. DG Organizzazione

 Dr.ssa Marina Giuseppone

       LORO SEDI

 

 

Oggetto:
Mobilità volontaria, posizioni organizzative e richiesta informazioni
progressioni economiche.

              

 

           

Con riferimento al primo punto in
oggetto le scriventi OO.SS. ritengono necessario rilevare quanto segue:

*      Non risulta ancora definita la data ultima di
conclusione delle procedure di mobilità extraurbana in atto. Restando in attesa
della pubblicazione della graduatoria a seguito della sua rivisitazione si
rappresenta che allo stato si è ancora in attesa della formalizzazione di una
data entro la quale i lavoratori risultanti aventi diritto alla mobilità
volontaria possano prendere servizio nelle sedi di destinazione. Mentre risulta
invece che i lavoratori ai quali è stata modificata la scelta di destinazione
sono in corso delle notificazioni a dir poco singolari con le quali si chiede
agli stessi di decidere ad horas se accettare o meno la nuova destinazione
proposta. Questa procedura appare a dir poco singolare: l’Amministrazione,
proprio in considerazione del carattere extra urbano di questa fase di
mobilità, ha l’obbligo di definire nuove scadenze e di trasmetterle formalmente
tramite Circolare, avendo cura anche di rispettare i tempi previsti per
l’eventuale mancata accettazione da parte del lavoratore. Pertanto si resta in
attesa di formale comunicazione al riguardo;

*      Relativamente alla nuova ipotesi di accordo sulla
mobilità volontaria preme puntualizzare su alcuni delicati aspetti applicativi
che, a parere delle scriventi, devono essere ben esplicitati nella Circolare di
emanazione della procedura, allo scopo di evitare alcune fantasiose
interpretazioni che tendono ad anticipare in modo errato e parziale
l’applicazione dell’accordo stesso. Appare chiaro che il processo è finalizzato
a garantire la ricomposizione degli organici con particolare riferimento agli
Uffici modificati o istituiti da questa fase di riorganizzazione. Lo strumento
individuato è l’opzione volontaria del lavoratore che, sulla base della nuova
ripartizione organica, valuta la possibilità di un suo trasferimento in altra
sede anche sulla base della eventuale condizione soprannumeraria esistente. In
tale contesto è del tutto evidente che la condizione di partenza del lavoratore
è quella riferita alla sua concreta appartenenza alla sede lavorativa nella
quale lo stesso prestava servizio al momento della entrata in vigore della
nuova organizzazione e non certo in conseguenza delle assegnazioni provvisorie,
la cui natura transitoria è stata esplicitata nelle stesse Circolari
dell’Amministrazione. E che non tutti i lavoratori devono essere
necessariamente coinvolti nella istanza di mobilità volontaria, ma solo quelli
che volontariamente decidono di farlo sulla base della valutazione delle
criticità sopra accennate. L’altro aspetto speculare, su cui peraltro
l’Amministrazione si è impegnata formalmente, è la evidenziazione dei posti
vacanti negli Uffici per singola sede (siano esse sedi museali, uffici
distaccati e sedi operative) in modo da consentire una scelta indirizzata correttamente
alla collocazione in una sede specifica e non genericamente nell’ambito di un
Ufficio la cui dimensione territoriale potrebbe comportare una diversa e
unilaterale collocazione. Da ultimo appare necessario integrare i criteri
concordati anche con l’inserimento, al punto 1 della Tabella relativa,  dei periodi di lavoro a tempo determinato,
considerata la loro incidenza sui percorsi lavorativi di tantissimi lavoratori
e al punto 12, con il richiamo alle condizioni di patologie riconosciute come
dipendenti da cause di servizio o conseguenti a infortuni sul lavoro.

Per quanto
riguarda invece la problematica inerente l’attribuzione delle posizioni
organizzative si ritiene opportuno l’avvio immediato della contrattazione volta
alla opportuna modifica dell’art. 23 del CCIM, ed al suo conseguente
adattamento alla nuova dimensione organizzativa. Nelle more preme segnalare che
in ogni caso restano destinatari di posizione organizzativa sia i Funzionari
Direttori delle Biblioteche consegnate ai circuiti museali che i Funzionari
Direttori di Musei divenuti autonomi o scorporati dalle Soprintendenze per
essere assegnati ai Poli Regionali.

Relativamente
all’importo accantonato sul FUA 2016, atteso che per il corrente anno
difficilmente si arriverà ad una estensione del compenso a tutti i potenziali
destinatari, si chiede una quantificazione della somma necessaria alla
retribuzione, dichiarandoci disponibili ad un 
riutilizzo della somma residua nell’ambito di un progetto nazionale
volto a qualificare queste funzioni, in particolare rispetto alla concreta
attuazione dei criteri di responsabilità e autonomia previsti dalle norme di
riferimento.

Infine si
chiede una puntuale informativa rispetto allo stato dell’iter di certificazione
dell’ipotesi di accordo sulle progressioni economiche, considerato il lasso di
tempo intercorso dalla sua sottoscrizione ed il tempo previsto per la sua
attuazione.

 

            Nel rimanere in attesa di formale
quanto urgente riscontro alla presente nota si porgono distinti saluti 

       

     
        FP CGIL               CISL FP                          UILPA

         
        Claudio Meloni      Daniela Volpato          Enzo Feliciani

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